LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 27 ottobre 2010)
SALICE – Un accordo fra Comune e Scuola edile
L’antica chiesetta pronta al restauro
SALICE – Parte il progetto per il restauro della chiesa di San Giovanni Battista. Dopo anni di abbandono, grazie ad un accordo sottoscritto fra il Comune e la Scuola edile di Lecce, il più antico monumento del paese diventerà contenitore di eventi culturali. La convenzione fra Comune e Scuola prevede che quest’ultima predisponga, a proprie spese, un cantiere per il restauro della chiesetta dove saranno effettuate attività di stage. A carico del Comune saranno soltanto le spese per il piano di sicurezza. Alla conclusione dello stage, dopo gli interventi curati dai tecnici e dai corsisti della Scuola edile, la chiesetta ritornerà fruibile.
“Il restauro – dice l’assessore Francesco Fina - rappresenta un importante momento di valorizzazione del patrimonio del nostro territorio e segna l’inizio di un ampio processo di recupero del centro storico che a breve vedrà l’avvio dei lavori in zona Trisolino e nel giardino del convento. Tutto ciò è stato possibile grazie all’attenzione della Scuola edile e del suo presidente Sergio Tolomeo e alla disponibilità di don Carmine Canoci e della Parrocchia Santa Maria Assunta a cui, è bene ricordarlo, appartiene l’immobile”.
La chiesetta, per un periodo dedicata a Santa Filomena, fu costruita dai frati Basiliani nel 1001. Secondo lo storico Giovanni De Nisi, all’inizio venne utilizzata “non solo per l’espletamento di ogni pratica religiosa, ma anche per il seppellimento dei defunti”, poi conobbe periodi di completo oblio. Agli inizi dell’800, in particolare, divenne “ricettacolo di briganti, delinquenti e donne di malaffare”. Nel 1834, però, dopo essere stata ripulita e riconsacrata fu restituita al culto. Nel 1936, su iniziativa di Luigi Roselli, fu restaurata di nuovo. Dopodiché, dopo essere stata la chiesetta di don Beniamino Bardicchia, fu di nuovo abbandonata.
“Il restauro – dice l’assessore Francesco Fina - rappresenta un importante momento di valorizzazione del patrimonio del nostro territorio e segna l’inizio di un ampio processo di recupero del centro storico che a breve vedrà l’avvio dei lavori in zona Trisolino e nel giardino del convento. Tutto ciò è stato possibile grazie all’attenzione della Scuola edile e del suo presidente Sergio Tolomeo e alla disponibilità di don Carmine Canoci e della Parrocchia Santa Maria Assunta a cui, è bene ricordarlo, appartiene l’immobile”.
La chiesetta, per un periodo dedicata a Santa Filomena, fu costruita dai frati Basiliani nel 1001. Secondo lo storico Giovanni De Nisi, all’inizio venne utilizzata “non solo per l’espletamento di ogni pratica religiosa, ma anche per il seppellimento dei defunti”, poi conobbe periodi di completo oblio. Agli inizi dell’800, in particolare, divenne “ricettacolo di briganti, delinquenti e donne di malaffare”. Nel 1834, però, dopo essere stata ripulita e riconsacrata fu restituita al culto. Nel 1936, su iniziativa di Luigi Roselli, fu restaurata di nuovo. Dopodiché, dopo essere stata la chiesetta di don Beniamino Bardicchia, fu di nuovo abbandonata.
Rosario Faggiano