LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XIII - 12 maggio 2018)
VEGLIE – Lo sfogo di Luisa L’Autore. Col canbio del senso unico, da cinque anni non trova più pace né ascolto
La via di casa diventa autostrada per camion e bus: chiesti i danni
Raccolte di firme e diffide non hanno sortito effetto. “Il Comune intervenga”
VEGLIE – Il cambio del senso unico su una stradina del centro storico può provocare disagi e stravolgere la vita. Luisa L’Autore, residente in via Santo Spirito, da anni è in lotta per la revoca dell’Ordinanza comunale dell’11 novembre 2013 che ha disposto l’inversione del senso obbligato di marcia il quale, prima del provvedimento, era da via Santo Spirito verso piazza Umberto I.
Da quando il tragitto consentito è stato modificato (ora è in direzione della primaria di via Garibaldi), per la donna cinquantenne e per gli anziani genitori conviventi, i disagi sarebbero moltiplicati.
Il traffico, secondo L’Autore, sarebbe triplicato con conseguente aumento di smog, polveri, disagi in caso di pioggia e, soprattutto, rischio per la “incolumità dei residenti” (la stradina, larga appena 3,5 metri, non ha i marciapiedi). Non solo. I veicoli, spesso automezzi pesanti (ai quali il passaggio è vietato da un apposito segnale all’imbocco della via), percorrerebbero la strada a velocità sostenuta.
Questa situazione è stata segnalata al Comune più volte, anche con raccolte di firme dei residenti, nonché lettere e diffide del legale di Luisa L’Autore. Quest’ultima, in particolare, ha chiesto al Comune anche il “danno biologico, oltre al danno patrimoniale e non patrimoniale” (in tutto 40mila euro). La situazione, a questo punto, potrebbe riservare sviluppi anche in sede giudiziale.
“Non so spiegarmi perché l’Amministrazione non mi ha dato risposte – dice L’Autore – solo promesse del sindaco e basta. A questo punto andrò avanti fino ad ottenere i miei diritti. Non ho più pace quotidiana: i veicoli transitano ad alta velocità a tutte le ore del giorno; non posso tenere le porte aperte per la polvere e lo smog; è pericoloso quando esco l’auto dal garage; ogni volta che piove devo mettere i cartoni; non posso stare vicino casa, nella mia rientranza privata. Tutto ciò mi ha provocato uno stato ansioso e di inquietudine. Chiedo che venga ripristinato il vecchio senso di marcia”.
In una delle note fatte pervenire al Comune attraverso l’avvocato (30 ottobre 2017), L’Autore fra l’altro afferma che “sono state realizzate soluzioni peggiorative della incresciosa situazione divenuta ormai insostenibile” e sollecita il Comando della Polizia municipale ad effettuare “i dovuti controlli su via Santo Spirito, oggetto di reiterate violazioni in tutte le ore del giorno e della notte”, al fine di accertare e contestare “infrazioni in materia di circolazione stradale”.
Rosario Faggiano