LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XVII – 15 marzo 2015)
GUAGNANO
La tragedia dei deportati leccesi in un libro a cura di Pati Luceri
"I deportati salentini leccesi nei lager nazifascisti". Questo il titolo del volume che sarà presentato oggi, a Guagnano, alle 17.30, nella sede di Arci Rubik.
L’opera, di Pati Luceri, comprende 600 pagine con nomi, schede e numeri di una sciagura che ha interessato 7158 persone, di cui 587 deceduti (421 nei campi di concentramento nazisti, 156 nei naufragi di navi partite da porti greci, 4 fucilati mentre tentavano la fuga e 6 dopo il rientro in patria per malattie contratte a causa della detenzione).
L’autore, che a queste ricerche ha dedicato anni, ha spulciato numerosi archivi e visitato i maggiori Istituti storici della Resistenza. Questo è suo il terzo volume sugli antifascisti, i partigiani, i combattenti e i deportati salentini.
Dopo il conflitto mondiale, i deportati sono stati pressoché ignorati. Per Luceri, invece, bisogna considerarli “Resistenti a tutto tondo, pur essendo stati etichettati come “imboscati”, per molto tempo, con affermazioni a dir poco umilianti, offensive, ancora una volta disumane, soprattutto quando ci si accorgeva che, per molti, ma soprattutto per il potere costituito, il loro sacrificio era stato inutile”.
Fra le vittime della deportazione, nella presentazione l’autore cita Rocco Biasco di Alliste, Alberto Costa di Alezio, Umberto Costa di Matino e Pantaleo Elia di Vernole. “Sono i nomi di quelli che non ce l’hanno fatta, essendo stati scoperti e pertanto fucilati, durante il tentativo d’evasione”.
Rosario Faggiano