LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/3 – 17 febbraio 2008)

ECONOMIA – Aroleaf scommette sul Salento. Nasce un grande distretto per la produzione di ortaggi confezionati e pronti all’uso

La rivoluzione dell’insalata, a Guagnano una fabbrica per il confezionamento e la vendita in tutta Italia

I NUMERI – Un mercato nazionale che vale 632milioni di euro. Orami si vende più della pasta
GUAGNANO – Nasce un nuovo grande distretto orticolo per la produzione di insalate, destinate ad essere commercializzate già lavate, tagliate, confezionate e pronte per l’uso . La società bergamasca “Agroleaf“ si accinge a completare un’importante iniziativa industriale finalizzata a rendere una vasta area del nord Salento punto di riferimento nazionale per la produzione di scarola, invidia riccia, lattughino, radicchio, rucola, valeriana, cicorino ed altri tipi di insalate. Nei pressi della strada provinciale Guagnano-Cellino San Marco, in contrada denominata “Trediciotto” o “Masseria Marini”, sta sorgendo un insediamento industriale di circa duemila metri quadri che si aggiungerà alle serre sperimentali e tecnologicamente all’avanguardia già realizzate su circa sei ettari e mezzo di terreno. L’intera struttura produttiva, che per le varie tipologie di coltivazioni dispone complessivamente di 33 ettari, sarà pienamente operativa già dalla prossima estate. A darne notizia è l’Unioncamere la quale, in occasione della manifestazione fieristica “Fruit Logistica” di Berlino, fra l’altro ha spiegato che “un italiano su due porta a tavola insalata già pronta e che la Puglia produce un quinto della produzione orticola nazionale”. La nostra regione produce tantissima insalata, ma solo in minima parte finisce in busta per essere consumata. “Tra pochi mesi – ha annunciato Unioncamere – a Guagnano entrerà in attività una fabbrica che potrebbe aggiungere questo anello mancante alla filiera”. L’insalata pronta e imbustata, detta di quarta gamma, oggi viene considerata il prodotto alimentare più venduto nella media e grande distribuzione, anche più della pasta. Per farsi un’idea, attualmente il fatturato annuo globale di questo prodotto è di circa 632milioni di euro.
“A Guagnano – spiega Guglielmo Alessio, amministratore unico di Agroleaf – abbiamo costruito delle serre innovative dove possiamo coltivare i diversi prodotti di quarta gamma durante tutti i mesi dell’anno. Per un anno e mezzo, grazie alla misura Por 4.1 della Regione Puglia sulla ricerca, abbiamo sperimentato la possibilità di poter coltivare il prodotto anche durante le stagioni estive. L’esito è stato buono ed è per tale ragione che abbiamo deciso di fare l’insediamento produttivo. Noi coltiviamo insalate adulte a cespo all’aria aperta, mentre lo sfalciato, ovvero lattughino, rucola, valeriana e cicorino, viene coltivato in serra. Finora in Puglia si coltivava e si mandava al nord; dalla prossima estate, invece, la nuova fabbrica sarà in grado di lavorare la materia prima e di vendere il prodotto finito, in Puglia e nel centro Italia, nella media e grande distribuzione. Qui, insomma, ci sarà tutta la filiera. Per il 2008 – conclude – prevediamo di produrre 800 tonnellate di sfalciato e 600 tonnellate di insalate adulte”.
L’Agroleaf, che attualmente dispone di 15 dipendenti, ha avviato la sua attività in Puglia nel 2004, affittando tre ettari di serre a Mesagne, , in contrada “Sovareti”. Da quel momento ha iniziato ad investire realizzando, in primo luogo, un centro di ricerca con il quale ha sperimentato nuove tecniche di produzione in serra, con l’ausilio del Centro di ricerca israeliano “Volcani Center” e con l’azienda israeliana “Tap”. Contestualmente ha avviato la costruzione delle serre a Guagnano e del Centro servizi, attuale sede legale della società, a Campi Salentina. Come accennato, l’ambizione di Agroleaf è quella di realizzare nel Salento il terzo grande distretto orticolo nazionale (gli altri due distretti, rilevanti dal punto di vista commerciale, si trovano a Bergamo e a Battipaglia, in provincia di Salerno) per la produzione di insalate di quarta gamma con il coinvolgimento degli operatori agricoli del territorio. Ciò potrà determinare la possibilità di riconvertire le produzioni agricole salentine attualmente in crisi e, quindi, la promozione di una nuova fase di sviluppo economico del settore. Lo stabilimento industriale in fase di realizzazione, infatti, avrà bisogno di un’enorme quantità di materia prima da trasformare in prodotto confezionato (in busta o vaschetta) che dovrà essere acquisita anche tramite conferimenti di terzi. Recentemente Agroleaf, per migliorare e qualificare ulteriormente la sua produzione, ha promosso un nuovo progetto di ricerca dal titolo “Out Ground” in collaborazione con il Dipartimento di scienze e tecnologie biologiche ed ambientali dell’Università del Salento (referente scientifico è il professore Luigi De Bellis).
Rosario Faggiano