LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/II - 2 marzo 2019)
LECCE – L’assessore regionale Sebastiano Leo sottolinea l’opportunità di “Refin”
"La Regione ha investito 26 milioni di euro: saranno individuati 170 progetti di innovazione"
Ieri inaugurazione del 64esimo anno accademico di Unisalento
“Serve una svolta, anche culturale, per ottenere benefici dal progresso”. Questa la riflessione di Sebastiano Leo, assessore regionale all’Istruzione, Università, Lavoro e Formazione professionale, a margine dell’inaugurazione del 64esimo anno accademico 2018/19 dell’Ateneo salentino, tenutasi ieri mattina presso il centro congressi del complesso Ecotekne.
Cerimonia che ha registrato, oltre ai tradizionali interventi del Rettore Vincenzo Zara, del direttore generale Donato De Benedetto, dei rappresentanti della Consulta del Personale tecnico-amministrativo e del Consiglio degli Studenti, una lectio magistralis del professor Roberto Cingolani, direttore dell'Iit (Istituto Italiano di Tecnologia). L’assessore Leo si sofferma soprattutto sulle sfide che i nuovi progetti di sviluppo pongono.
«Molti spunti di riflessione – commenta Leo - ha offerto la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2018/2019 dell’Università del Salento. Dalla preoccupazione degli studenti per il loro futuro, agli scenari un tempo fantascientifici del direttore Cingolani, passa la complessità della storia che stiamo scrivendo. Nuove sfide che devono stimolare la ricerca. Un’importante opportunità è rappresentata da "Research for Innovation" (Refin). La Regione Puglia ha investito 26 milioni di euro per individuare 170 progetti di ricerca e di innovazione che porteranno altrettanti ricercatori nel sistema universitario pugliese».
L’assessore Leo, quindi, conclude: «Le misure di sostegno alle Università pugliesi sono tante perché diamo valore alla formazione e alla ricerca quali chiavi di una migliore qualità della vita. Accanto alle risorse serve il coraggio di governare i processi innovativi. E sono convinto che da realtà come quella rappresentata dall’Università del Salento possa partire una svolta, anche culturale, che ci permetta di ottenere dal progresso scientifico e tecnologico, i giusti benefici». (r.f.)
Cerimonia che ha registrato, oltre ai tradizionali interventi del Rettore Vincenzo Zara, del direttore generale Donato De Benedetto, dei rappresentanti della Consulta del Personale tecnico-amministrativo e del Consiglio degli Studenti, una lectio magistralis del professor Roberto Cingolani, direttore dell'Iit (Istituto Italiano di Tecnologia). L’assessore Leo si sofferma soprattutto sulle sfide che i nuovi progetti di sviluppo pongono.
«Molti spunti di riflessione – commenta Leo - ha offerto la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2018/2019 dell’Università del Salento. Dalla preoccupazione degli studenti per il loro futuro, agli scenari un tempo fantascientifici del direttore Cingolani, passa la complessità della storia che stiamo scrivendo. Nuove sfide che devono stimolare la ricerca. Un’importante opportunità è rappresentata da "Research for Innovation" (Refin). La Regione Puglia ha investito 26 milioni di euro per individuare 170 progetti di ricerca e di innovazione che porteranno altrettanti ricercatori nel sistema universitario pugliese».
L’assessore Leo, quindi, conclude: «Le misure di sostegno alle Università pugliesi sono tante perché diamo valore alla formazione e alla ricerca quali chiavi di una migliore qualità della vita. Accanto alle risorse serve il coraggio di governare i processi innovativi. E sono convinto che da realtà come quella rappresentata dall’Università del Salento possa partire una svolta, anche culturale, che ci permetta di ottenere dal progresso scientifico e tecnologico, i giusti benefici». (r.f.)