LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/X - 15 novembre 2017)
VEGLIE – Casilli chiede l’istituzione di un “Sic”
"La macchia mediterranea di Lupomonaco utilizzata come discarica. Va subito tutelata"
VEGLIE – “Rifiuti e degrado in località Bosco Lupomonaco”. Cristian Casili, consigliere regionale del M5S e vicepresidente della V Commissione, lancia l’allarme sullo stato di abbandono di una zona “di grande pregio naturalistico e paesaggistico”.
Secondo l’esponente grillino, questa parte del territorio vegliese, ricoperta da una straordinaria macchia mediterranea, deve essere tutelata e valorizzata.
Per tale motivo ha presentato una mozione urgente per chiedere alla Regione di proporre l’istituzione di un Sito di interesse comunitario (Sic) finalizzato all’inserimento nella “Rete ecologica europea Natura 2000”.
“Lupomonaco”, a due chilometri da Veglie, interessa un’area di circa 25 ettari, quasi tutti di proprietà comunale.
“Negli anni – spiega Casili - questo luogo è stato oggetto di incendi e spesso si è trasformato in una discarica di rifiuti speciali”.
L’area è ricca di habitat naturali unici, con specie di rilevanza floristico-vegetazionale. Nel 2011 uno studio dell’Orto Botanico di Unisalento, evidenziò la presenza di specie tipiche di vegetazioni di macchia/gariga e pseudo steppa. Presenti, inoltre, diverse varietà di orchidee.
Casili, sollecitato dal Meetup 5 stelle di Veglie, da associazioni locali e dai consiglieri di opposizione Cosimo Vetrano, Stefania Rapanà e Luigi Spagnolo, spiega che i suoi sopralluoghi sul posto “hanno evidenziato la necessità di intervenire urgentemente” per limitare l’accesso e per dotare l’intera superficie di una recinzione in muretti a secco, “eventualmente anche attraverso misure di finanziamento Psr”.
“La zona - conclude Casili - ricade, tra l’altro, in aree identificate dal Pptr come “boschi” nelle quali è necessario limitare e ridurre gli interventi di trasformazione”. L’obiettivo è quello di restituire ai cittadini un’area che garantirebbe attività di ricerca, didattiche, sportive e turistiche.
Secondo l’esponente grillino, questa parte del territorio vegliese, ricoperta da una straordinaria macchia mediterranea, deve essere tutelata e valorizzata.
Per tale motivo ha presentato una mozione urgente per chiedere alla Regione di proporre l’istituzione di un Sito di interesse comunitario (Sic) finalizzato all’inserimento nella “Rete ecologica europea Natura 2000”.
“Lupomonaco”, a due chilometri da Veglie, interessa un’area di circa 25 ettari, quasi tutti di proprietà comunale.
“Negli anni – spiega Casili - questo luogo è stato oggetto di incendi e spesso si è trasformato in una discarica di rifiuti speciali”.
L’area è ricca di habitat naturali unici, con specie di rilevanza floristico-vegetazionale. Nel 2011 uno studio dell’Orto Botanico di Unisalento, evidenziò la presenza di specie tipiche di vegetazioni di macchia/gariga e pseudo steppa. Presenti, inoltre, diverse varietà di orchidee.
Casili, sollecitato dal Meetup 5 stelle di Veglie, da associazioni locali e dai consiglieri di opposizione Cosimo Vetrano, Stefania Rapanà e Luigi Spagnolo, spiega che i suoi sopralluoghi sul posto “hanno evidenziato la necessità di intervenire urgentemente” per limitare l’accesso e per dotare l’intera superficie di una recinzione in muretti a secco, “eventualmente anche attraverso misure di finanziamento Psr”.
“La zona - conclude Casili - ricade, tra l’altro, in aree identificate dal Pptr come “boschi” nelle quali è necessario limitare e ridurre gli interventi di trasformazione”. L’obiettivo è quello di restituire ai cittadini un’area che garantirebbe attività di ricerca, didattiche, sportive e turistiche.
Rosario Faggiano