LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/IX del 20 marzo 2009)

SALICE – Testimoni d’eccezione in distinti avvenimenti

La comunità si stringe attorno a due cardinali

In visita Martins e Cordero Lanza di Montezemolo
SALICE – Due porporati in paese. Ieri, in occasione di distinti eventi concomitanti, hanno visitato la comunità i cardinali José Saraiva Martins e Andrea Cordero Lanza di Montezemolo. Il primo ha partecipato ai festeggiamenti in onore di San Giuseppe promossi dalla parrocchia guidata da don Antonio Forte, il secondo ha visitato (nel pomeriggio) gli stabilimenti vinicoli Leone de Castris dopo aver tenuto, l’altra sera, una conferenza su San Paolo organizzata a Lecce dal Rotary. La contestuale presenza dei due cardinali è risultata davvero eccezionale, soprattutto in considerazione del fatto che l’ultimo porporato che sostò a Salice fu il cardinale Erriquez, nel XVI secolo. Il portoghese Saraiva Martins è prefetto emerito della Congregazione delle cause dei Santi e membro della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano; Cordero Lanza di Montezemolo, attuale responsabile della Basilica di San Paolo fuori le Mura di Roma, nel passato ha svolto anche funzioni di nunzio apostolico in Nicaragua, Honduras, Uruguay, Israele e Italia. La visita ufficiale di Saraiva Martins, dopo l’incontro in mattinata con il vescovo di Brindisi Rocco Talucci, è iniziata alle 10 presso il palazzo municipale dove è stato accolto dal sindaco Donato De Mitri e da diversi rappresentanti del Consiglio comunale. E’ proseguita poi presso il Convento dei francescani, la chiesa madre, la Cantina sociale e l’Azienda Leone de Castris. Alle 17.30, infine, il porporato ha celebrato la messa pontificale nella chiesa “San Giuseppe”. Durante lo svolgimento del programma successivo, il docente Franco Grasso, a nome dei fedeli, ha consegnato a Saraiva Martins un fascicolo con documenti riguardanti il servo di Dio Paolo Grasso da Salice, francescano riformato morto nel 1615 per il quale, nel 1618, fu avviato (e mai concluso) il processo di canonizzazione. La speranza è che, a distanza di poco meno di 400 anni, questa splendida figura religiosa salicese possa ricevere nuove attenzioni.
Rosario Faggiano