LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/II - 3 gennaio 2018)

LA TRAGEDIA SULLA STRADA SAN DONATO-COPERTINO – L’impatto alle 2 di notte. Il giovane, alla guida della sua Panda, era sulla via del ritorno a casa. All’improvviso ha perso il controllo ed è finito fuori strada

L'ultimo saluto alla fidanzata, poi si schianta con l'auto e muore

L'ultimo saluto alla fidanzata, poi si schianta con l'auto e muore
Sono stati gli automobilisti di passaggio a chiamare i soccorsi e i carabinieri.
La vittima è Gianluca Pascali, 25 anni, di Salice. Aveva lasciato la ragazza a San Donato







COPERTINO – All’uscita della curva perde il controllo dell’auto e finisce contro un palo della luce. E per Gianluca Pascali, 25 anni di Salice Salentino, non c’è stato nulla da fare.

Il suo cuore ha cessato di battere nello stesso istante dello schianto, oltremodo violento. Un’altra giovane vita viene fagocitata dall’asfalto: la prima ad aprire nel Salento un infausto capitolo di questo 2018 appena cominciato.

Il tragico incidente è avvenuto intorno alle 2 di ieri nel primo tratto della provinciale 125 che collega San Donato a Copertino. Il giovane era alla guida di una Fiat Panda e viaggiava da solo. Aveva accompagnato la fidanzata nella sua casa di San Donato e dopo averla salutata si era rimesso in macchina alla volta di Salice, imboccando la provinciale in direzione di Copertino.

Aveva percorso appena quattro chilometri quando, complice l’asfalto bagnato dalla pioggia caduta intorno alle 21 o forse per un improvviso colpo di sonno o l’alta velocità, all’uscita di una curva l’auto ha cominciato a sbandare.

Il giovane avrebbe tentato anche di frenare senza riuscirvi. Sicché l’utilitaria, ormai fuori controllo, è uscita di strada ed è finita nella campagna circostante, fino a schiantarsi violentemente contro un palo dell’Enel, uno dei tanti che costeggiano la strada. Un impatto che non gli ha lasciato scampo. Tant’è che a causa dell’urto il palo in cemento si è spezzato in due parti, schiacciando l’utilitaria che era finita capovolta nel terreno.

A lanciare l’allarme sono stati alcuni automobilisti in transito che, avendo notato l’auto con le ruote per aria, non hanno esitato a comporre i numeri di emergenza.

Ai soccorritori giunti sul posto la scena si è presentata in tutta la sua drammaticità. Il giovane, infatti, era talmente incastrato tra le lamiere dell’abitacolo che i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce hanno dovuto lavorare per circa due ore prima di estrarre il corpo ormai esanime. Tant’è che è si è reso necessario anche l’impiego del camion gru.

I sanitari del 118, giunti anche loro in forza sul luogo dell’incidente, hanno tentato di rianimarlo. Ma non c’è stato nulla da fare. La salma è stata trasportata presso la camera mortuaria del “Vito Fazzi”.

Ai carabinieri del Nucleo radiomobile di Lecce è toccato avviare i rilievi sulla dinamica dell’incidente e procedere al sequestro dell’auto. I familiari del giovane, appresa la ferale notizia non hanno potuto fare a meno di portarsi sul posto.

Il pianto della madre, rimasta vedova da alcuni anni, l’incredulità del padre della fidanzata e lo sgomento di alcuni amici ha generato un comprensibile clima di rabbia e disperazione. Nelle ore successive sono intervenuti i tecnici dell’Enel per ripristinare la rete elettrica.

Purtroppo, come dicevamo, non è la prima volta che questo tratto di strada si trasforma in teatro di incidenti mortali. Sette anni fa perse la vita Lucia Zompì, infermiera volontaria della Croce Rossa e più recentemente, il 2 maggio 2016, Romolo Tarantini, un meccanico di Carmiano.
Giovanni Greco