LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/IX – 13 luglio 2016)
VEGLIE – Il primo cittadino risponde all’opposizione
L'aumento della Tari? "Scelta obbligata dai costi"
VEGLIE – “Il bilancio approvato è frutto di un lavoro certosino, puntuale e preciso”. A distanza di più di un mese dall’approvazione dello strumento contabile, il sindaco Claudio Paladini interviene per difendere l’operato dell’Amministrazione e per respingere le accuse dei gruppi “Veglie Domani” e “Veglie dei cittadini”, nonché dei tre “dissidenti”, che hanno votato contro il bilancio e, soprattutto, contro l’aumento della Tari di circa il 16 per cento.
“Non si può addebitare tutto il male all’attuale maggioranza – dice Paladini - dimenticando che, non più di un anno fa, la minoranza ha sostenuto in campagna elettorale che Veglie era allo sfascio e in stato di pre-fallimento. In un anno, non disponendo di bacchette magiche, non si è potuto fare altro che iniziare a percorrere un faticoso cammino di risanamento”.
Poi ricorda che, sul bilancio, nessuna proposta di modifica è giunta, attraverso emendamenti, dalla minoranza.
Per quanto riguarda l’aumento della Tari, precisa: “La quasi totalità dei Comuni dell’Ato Le/1, hanno deliberato un aumento. Si è trattato di un adeguamento tariffario obbligato dalla legge che impone di rendere il servizio a totale carico dei cittadini. Tale aumento è derivato dai maggiori costi imposti dall’esistente sistema di gestione dei rifiuti. La minoranza non ha detto, forse perché non lo sa, che il Comune è vincolato da un contratto, in proroga dal 2008, sino all’aggiudicazione di nuovo appalto secondo la normativa regionale, cambiata svariate volte”.
“Ribadisco – conclude - che l’Amministrazione non è insensibile alle problematiche della gestione dei rifiuti; che continuerà ad operare per fatti e progetti concreti nel pieno rispetto della legge; che è aperta al fattivo e serio contributo di tutti. Il giudizio su una Amministrazione – conclude - si può dare solo al termine del mandato”.
“Non si può addebitare tutto il male all’attuale maggioranza – dice Paladini - dimenticando che, non più di un anno fa, la minoranza ha sostenuto in campagna elettorale che Veglie era allo sfascio e in stato di pre-fallimento. In un anno, non disponendo di bacchette magiche, non si è potuto fare altro che iniziare a percorrere un faticoso cammino di risanamento”.
Poi ricorda che, sul bilancio, nessuna proposta di modifica è giunta, attraverso emendamenti, dalla minoranza.
Per quanto riguarda l’aumento della Tari, precisa: “La quasi totalità dei Comuni dell’Ato Le/1, hanno deliberato un aumento. Si è trattato di un adeguamento tariffario obbligato dalla legge che impone di rendere il servizio a totale carico dei cittadini. Tale aumento è derivato dai maggiori costi imposti dall’esistente sistema di gestione dei rifiuti. La minoranza non ha detto, forse perché non lo sa, che il Comune è vincolato da un contratto, in proroga dal 2008, sino all’aggiudicazione di nuovo appalto secondo la normativa regionale, cambiata svariate volte”.
“Ribadisco – conclude - che l’Amministrazione non è insensibile alle problematiche della gestione dei rifiuti; che continuerà ad operare per fatti e progetti concreti nel pieno rispetto della legge; che è aperta al fattivo e serio contributo di tutti. Il giudizio su una Amministrazione – conclude - si può dare solo al termine del mandato”.
Rosario Faggiano