LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 4 settembre 2014)
SALICE – Grande commozione, ieri pomeriggio, ai funerali del sedicenne morto sabato sera in un incidente stradale alla periferia di Veglie
L'addio a Samuele: "Ciao piccolo angelo"
E in chiesa si è pregato anche per Graziano, il fratello ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione del “Fazzi” di Lecce
Anche il conducente della vettura coinvolta nel tragico schianto ha abbracciato i genitori
SALICE – “Ciao piccolo angelo, hai lasciato un vuoto che non può essere colmato. Eri per noi il nostro raggio di sole, capace di farci sorridere nei momenti difficili. Resterai sempre nei nostri cuori”. Con queste parole gli amici hanno dato l’addio a Samuele Panico, il sedicenne coinvolto nel terribile incidente stradale di sabato scorso. Quella sera, alla periferia di Veglie, lo scooter su cui viaggiava assieme al fratello Graziano, si scontrò violentemente con una Opel Zafira.
Le esequie di Samuele si sono svolte ieri, alle 17. La bara bianca, ricoperta di fiori, è stata trasportata a spalla dalla chiesa dell’Immacolata, dov’era la camera ardente, fino alla chiesa madre.
Per tutto il tragitto è stata bagnata dalla pioggia, caduta ininterrottamente fino alla conclusione del funerale. “Piange anche il cielo”, ha osservato commossa Alida, un’amica della famiglia Panico.
Dietro il feretro, papà Massimo e mamma Maria Assunta, poi numerosi parenti e amici. C’erano, soprattutto, tantissimi giovani. Il corteo funebre si apriva con due ali di ragazzi con in mano fiori bianchi. Nella chiesa, i momenti più toccanti.
Indescrivibile il dolore dei genitori, straziati per la perdita del figlio, con l’angoscia e l’apprensione per l’altro figlio, Graziano, ancora ricoverato in Rianimazione in condizioni stabili.
“Di Samuele - ha detto don Arcangelo Martina durante l’omelia - non dobbiamo ricordare soltanto il funesto incidente stradale, né tantomeno le sue eventuali fragilità, ma la sua meravigliosa voglia di vivere, di incontrare, di condividere, di gustare l’amicizia a fior di pelle, di abbeverarsi di umanità vera”.
Alla conclusione del rito religioso, fra le numerose persone che si sono avvicinate per porgere le condoglianze a Massimo, Maria Assunta e agli altri parenti, c’era anche il medico, originario di Salice, che la sera dell’incidente era alla guida della Opel Zafira. Samuele, infine, è stato salutato, per l’ultima volta, da un lungo applauso.
Rosario Faggiano