LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XI - 1 febbraio 2017)
Pietro Calcagnile, ex presidente del Consiglio comunale di Veglie, minaccia denunce per omissione d’atti d’ufficio
Ingorghi-caos a Torre Lapillo, "Interventi prima dell'estate"
TORRE LAPILLO – Inconvenienti di traffico sulla litoranea: un esposto per sollecitare interventi risolutivi prima dell’estate. Continua la battaglia di Pietro Calcagnile, ex presidente del Consiglio comunale di Veglie, per ottenere attenzione su un problema che è causa di gravi disagi per migliaia di villeggianti e turisti.
Soprattutto a luglio ed agosto, infatti, il tratto di strada che costeggia i lidi, fra Porto Cesareo e Torre Lapillo, diventa scenario di ingorghi incredibili. E infinite auto incolonnate nei due sensi di marcia, costringono intere famiglie a rimanere a lungo intrappolate.
Secondo Calcagnile, che lo scorso agosto scrisse al prefetto e al presidente della Provincia, ci vorrebbero almeno quattro bretelle di collegamento tra la Nardò-Avetrana e la litoranea.
Considerato che, nonostante l’impegno del presidente Antonio Gabellone di interessare il Servizio viabilità, tutto sembra ancora fermo, Calcagnile prende di nuovo carta e penna e scrive a prefetto, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, presidente della Regione Puglia, presidente della Provincia e sindaci di Porto Cesareo e Veglie.
Richiamando la normativa vigente e il codice della strada, Calcagnile invita “gli Enti a provvedere a quanto previsto dalla legge perché non possiamo permetterci di avere morti sulla coscienza in caso di decesso di persone trasportate per motivi urgenti con ambulanze intrappolate nel traffico caotico sulla litoranea. Il Parlamento ha legiferato prevedendo obblighi precisi per gli Organi in indirizzo e non ottemperando a quanto sopra si creano le condizioni per essere denunciati per omissioni di atti d’ufficio”.
Soprattutto a luglio ed agosto, infatti, il tratto di strada che costeggia i lidi, fra Porto Cesareo e Torre Lapillo, diventa scenario di ingorghi incredibili. E infinite auto incolonnate nei due sensi di marcia, costringono intere famiglie a rimanere a lungo intrappolate.
Secondo Calcagnile, che lo scorso agosto scrisse al prefetto e al presidente della Provincia, ci vorrebbero almeno quattro bretelle di collegamento tra la Nardò-Avetrana e la litoranea.
Considerato che, nonostante l’impegno del presidente Antonio Gabellone di interessare il Servizio viabilità, tutto sembra ancora fermo, Calcagnile prende di nuovo carta e penna e scrive a prefetto, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, presidente della Regione Puglia, presidente della Provincia e sindaci di Porto Cesareo e Veglie.
Richiamando la normativa vigente e il codice della strada, Calcagnile invita “gli Enti a provvedere a quanto previsto dalla legge perché non possiamo permetterci di avere morti sulla coscienza in caso di decesso di persone trasportate per motivi urgenti con ambulanze intrappolate nel traffico caotico sulla litoranea. Il Parlamento ha legiferato prevedendo obblighi precisi per gli Organi in indirizzo e non ottemperando a quanto sopra si creano le condizioni per essere denunciati per omissioni di atti d’ufficio”.
Rosario Faggiano