LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/VI – 27 aprile 2011)

PROVINCIA – Il presidente Antonio Gabellone chiede a Vendola di rivedere lo strumento di programmazione

“Infrastrutture, serve un piano più in linea col Grande Salento”

LECCE - “La Regione deve ripensare ed aggiornare le previsioni degli interventi in materia di infrastrutture e trasporti al fine di rispondere alla reale domanda di mobilità e di sviluppo del territorio salentino”. Il presidente della Provincia Antonio Gabellone scrive al presidente della Puglia Nichi Vendola e all’assessore regionale Guglielmo Minervini per esprimere “perplessità” sulle scelte effettuate nell’ambito della “Rimodulazione dell’intesa generale del quadro fra Regione Puglia e Ministero dei Trasporti”. L’atto, approvato con delibera di Giunta regionale n. 540 del 24 marzo 2011, sarebbe in parte penalizzante per il Salento. Nella sua nota Gabellone evidenzia la mancata previsione, fra le opere da realizzare con priorità, dell’adeguamento della strada provinciale Avetrana-Nardò, dell’interporto di Surbo e, soprattutto, dell’ultimo tratto della strada statale 7 ter “Bradanico-salentina”, ovvero il completamento del tronco Lecce-Manduria, “dall’innesto della variante di Lecce alla variante di San Pancrazio Salentino”. Quest’ultimo intervento è stato classificato dalla Regione come “complementare”.
“Prima dell’adozione del provvedimento – sottolinea Gabellone – ho seguito personalmente la predisposizione di proposte progettuali della Provincia di Lecce, assicurandomi che sia l’assessore al ramo che lo staff tecnico dell’Ente partecipassero attivamente a tutte le riunioni promosse dalla Regione in modo da fornire, in un costante confronto costruttivo, il giusto contributo ai futuri lineamenti dello sviluppo infrastrutturale della nostra regione e del Salento. In un momento in cui, però, in presenza di ben note limitazioni di bilancio, dovrebbe essere dato peso e rilievo a progetti dotati di una vera logica sistemica, non posso nascondere la mia perplessità nello scoprire che il provvedimento regionale, che distingue tra una “Componente propositiva” e un “Elenco degli interventi complementari”, finisca per disaggregare e svilire quel tentativo di composizione programmatica coerente, sviluppato nei mesi scorsi con le province di Taranto e Brindisi e che, forse un po’ ambiziosamente, è stato denominato Progetto del Grande Salento”.
Gabellone, dunque, pur condividendo la scelta contenuta nella delibera regionale di adeguare l’itinerario trasversale Gallipoli-Otranto e la strada provinciale Torre Lapillo-San Pancrazio, considera non logica e consequenziale la mancata assegnazione della medesima priorità programmatica all’intervento riguardante la provinciale Avetrana-Nardò e il completamento dell’ultimo tratto della “Bradanica-salentina”.
“Mi pare – conclude – non vi possano essere dubbi sul fatto che una programmazione sotto vari aspetti disarmonica, come appare quella della delibera 540/2011, oltre ad avere ricadute localistiche, possa finire per produrre progetti privi della necessaria coerenza”. (r.f.)