LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/VIII – 14 febbr. 2012)

AGRICOLTURA – Soddisfatti, dopo un confronto serrato, i presidenti delle Camere di Commercio di Lecce e Brindisi, Alfredo Prete e Alfredo Malcarne

In alto i calici, pari e patta sulle doc

“Raggiunta un’intesa in nome delle esigenze dei produttori delle due province”
Controllo sui vini: le Camere di Commercio di Brindisi e Lecce hanno raggiunto l’accordo. Dopo settimane di confronto (e talvolta di scontro) i due Enti camerali hanno trovato una soluzione “equilibrata” e condivisa, ma soprattutto soddisfacente per gli operatori dei rispettivi territori, interessati all’imbottigliamento e alla commercializzazione dei prodotti ottenuti nell’area delle quattro doc interprovinciali Salice Salentino, Squinzano, Negroamaro di Terra d’Otranto e Terra d’Otranto. Gli organismi di vigilanza, formati dal Comitato di certificazione, dalla Commissione di degustazione e dall’Organo deputato all’esame dei ricorsi, saranno distribuiti fra le due Camere di Commercio con l’obiettivo di assicurare, non solo efficienza nelle operazioni di verifica della corrispondenza alle prescrizioni del piano di controllo, dei processi produttivi e dei requisiti stabiliti nei disciplinari doc, ma anche una maggiore trasparenza nelle procedure di certificazione. La Commissione di degustazione delle quattro doc avranno sede a Lecce, mentre a Brindisi opereranno il Comitato di Certificazione dei vini Salice Salentino e Squinzano e l’Organo decidente i ricorsi sulla produzione “Terra d’Otranto” e “Negroamaro di Terra d’Otranto. Le rimanenti strutture di controllo, infine, avranno sede a Lecce.
“Non si è trattato - sottolineano Alfredo Malcarne e Alfredo Prete, rispettivamente presidenti delle Camere di Commercio di Brindisi e Lecce - di un banale scontro per l’accaparramento di competenze. Ci auguriamo vivamente, stante l’ingente sforzo profuso nella questione, che non sia questo il messaggio emerso dai vari incontri che, sull’argomento, si sono susseguiti nelle ultime settimane. I nostri Enti si sono mossi con l’obiettivo di conciliare le legittime e motivate esigenze espresse dagli operatori di entrambe le province, appositamente convocati ed ascoltati. Non vi è stata alcuna velleità o desiderio di prevalere, ma solo il tentativo, fortunatamente riuscito, di addivenire ad una soluzione del problema, peraltro richiesta dalla normativa, che arrecasse il minor disagio possibile a ciascuno. Naturalmente, il dover e voler tenere nella giusta considerazione tante variegate esigenze ha richiesto tempo e impegno nella ricerca della soluzione ottimale. Al termine di questo intenso periodo di confronti – concludono - possiamo ritenerci soddisfatti, nella consapevolezza di aver previsto la formulazione di un assetto degli Organi legati alle quattro doc ampiamente condiviso, funzionale, razionale e fondato su criteri oggettivi”.
Rosario Faggiano