LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X - 5 febbraio 2010)

COPERTINO – Denuncia e maxi multa

Imprenditore agricolo nei guai per l’utilizzo di operai clandestini

COPERTINO – Lavoravano in nero due clandestini albanesi e un rumeno. Un’operazione portata a termine l’altra mattina dagli ispettori della Direzione provinciale del lavoro e dai carabinieri ha messo in luce una sconcertante situazione in un’azienda agricola in agro di Copertino. I tre stranieri, impegnati nell’allevamento di 350 pecore e 100 mucche, offrivano la loro prestazione per quasi quindici ore giornaliere, compreso il sabato e la domenica. Il tutto per soli 500 euro al mese. Durante le ore libere, peraltro, fruivano di un alloggio fatiscente che utilizzavano in condizioni “promiscue”. Scoperta l’illegalità, inevitabile è stata la denuncia a piede libero per l’imprenditore titolare dell’azienda agricola e l’avviamento del procedimento di espulsione per i clandestini.
Dalla struttura provinciale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, tengono a sottolineare che “i lavoratori sono risultati privi del nulla-osta per l’ingresso in Italia a fini lavorativi e che i due cittadini albanesi, in possesso del solo passaporto, peraltro sprovvisto di visto Schengen, sono risultati privi del permesso di soggiorno. I lavoratori erano impiegati da tempo. Uno degli albanesi addirittura da gennaio 2009. Le condizioni lavorative sono risultate al di fuori di ogni limite di legge”.
Il datore di lavoro, oltre ad essere stato denunciato per occupazione di lavoratori clandestini, è stato anche destinatario di un provvedimento di immediata sospensione dell’attività imprenditoriale. Rischia, peraltro, la reclusione da sei mesi a tre anni, una multa di 5mila euro, la maxi-sanzione amministrativa di 63.450 euro per impiego di lavoratori “in nero”, un’altra sanzione di 8.100 euro per violazioni in materia di orario di lavoro e il recupero contributivo di 7.500 euro.
 
Rosario Faggiano