LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XIV – 14 ottobre 2010)
SALICE – Dipendenti comunali in stato di agitazione. Chiedono una rimodulazione del contratto
Impiegate e vigilesse sul piede di guerra “Pronte a scioperare contro il part-time”
SALICE – Dipendenti comunali in agitazione. Dopo oltre trent’anni di attesa, circa ventiquattro impiegate e agenti di polizia municipale, sono pronte ad intraprendere la via della lotta sindacale ad oltranza per ottenere il tempo pieno. Assunte agli inizi degli anni ‘80, dopo un periodo di pre-ruolo, fin dall’inizio sono state inquadrate con contratto di lavoro part-time. Da allora nulla è cambiato nonostante molte di loro siano ormai prossime alla pensione e nonostante tutte abbiano col tempo acquisito professionalità e ruoli essenziali nell’ambito degli uffici e dei servizi di appartenenza. Pertanto, dopo aver avuto la certezza che nessun riscontro avrebbero avuto le loro richieste (inoltrate, ripetute volte, all’Amministrazione guidata dal sindaco Donato De Mitri), tutte le dipendenti si sono riunite in assemblea per sciogliere ogni indugio e avviare la lotta per il riconoscimento delle loro aspettative.
Le segreterie provinciali dei sindacati interessati, rappresentate da Luigi Albetta (Cisl), Simone Longo (Cgil) e Giorgio Rausa (Csa), spiegano: “L’agitazione è stata proclamata a seguito della decisione dell’Amministrazione di non integrare l’orario di lavoro delle dipendenti part-time. È una scelta che risponde a logiche politiche di maggioranza non meglio precisate dal sindaco. Esprimiamo profondo disappunto per la decisione che penalizza lavoratrici che da sempre contribuiscono a mandare avanti la macchina amministrativa dell’Ente, spesse volte prestando servizio anche oltre il normale orario di lavoro senza maggiorazione di retribuzione e con il solo recupero delle ore in eccedenza. Peraltro l’Amministrazione, negli ultimi anni, ha visto pensionare dieci unità. Col risparmio ottenuto potrebbe integrare l’orario lavorativo delle 24 dipendenti”
Su questa vicenda, ieri mattina i sindacati hanno richiesto l’intervento del Prefetto per esperire la procedura di raffreddamento del conflitto. Dopodiché potrebbero scattare gli scioperi.
Rosario Faggiano