LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XII - 10 ottobre 2018)

APNEA OUTDOOR – Gli azzurri conquistano il Turchia sei medaglie, tre sono degli atleti di Ruffano e Salice

Il Salento fa onore all’Italia. Ai mondiali due bronzi per il salicese Antonio Mogavero, un argento per Michele Giurgola

Il Salento fa onore all’Italia. Ai mondiali due bronzi per il salicese Antonio Mogavero, un argento per Michele Giurgola
Due salentini ai vertici mondiali dell’Apnea outdoor. Michele Giurgola, 39 anni di Ruffano, e Antonio Mogavero, 21 anni originario di Salice ma residente a Padova, hanno conquistato a Kas, in Turchia, rispettivamente una medaglia d’argento e due medaglie di bronzo. Un risultato eccezionale, considerato che ai campionati mondiali, svoltisi nei giorni scorsi, l’Italia ha conquistato in tutto sei medaglie (tre ori, un argento e due bronzi). Giurgola, apneista “veterano” con all’attivo numerosi record mondiali in diverse specialità, ha raggiunto la profondità di 76 metri in apnea costante senza attrezzi (cioè senza pinne). Risultato che rappresenta il nuovo record italiano della specialità. Mogavero, giovane apneista di grande talento più volte premiato in gare internazionali, è sceso a 91 metri (assetto costante con pinne) e a 106 metri (assetto costante con monopinna). I due risultati, come detto, gli hanno fruttato il podio in entrambe le specialità. (...)

Ma qual è il segreto per raggiungere le vette mondiali di questa disciplina sportiva?

«Tanti sacrifici e allenamenti continui – spiega il salicese Mogavero – ma anche intensa e controllata preparazione fisica; nonché, soprattutto, preparazione mentale. A certi livelli agonistici, gli obiettivi richiedono passione e impegno costante. Mai improvvisazione. Fare l’apneista comporta anche il rispetto di un’adeguata alimentazione. Si tratta, insomma, di uno sport molto faticoso, ma quando lo pratichi perché vuoi arrivare ad un obiettivo importante, niente diventa pesante o insostenibile. Dedico i due bronzi a tutte le persone che mi vogliono bene e che mi incoraggiano a dare il meglio di me stesso in questo sport. Dedico le due medaglie, inoltre, ai miei genitori e ai miei nonni».
Rosario Faggiano

Articolo integrale pubblicato da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, ediz. Lecce