LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XII – 15 novembre 2013)
SALICE – Legali pronti a chiedere il risarcimento
Il Riesame scarcera Antonio Capoccello
SALICE – Scarcerazione per Antonio Capoccello. Arrestato nell’ambito dell’operazione “Perseo”, il 28enne di Salice è stato rimesso in libertà dal Tribunale del Riesame dopo circa un mese di detenzione.
“Abbiamo smantellato tutto l impianto accusatorio - spiega l’avvocato Alessandro Ruggeri - che aveva indotto il gip a ipotizzare il reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga. Capoccello è tornato libero e sono cadute tutti gli addebiti nei suoi confronti”.
Il legale sottolinea come “tutti gli indizi su cui si poggiava l’ordinanza di custodia cautelare siano stati assolutamente decontestualizzati rispetto alle accuse e non sufficienti a suffragare la richiesta del gip per la custodia cautelare in carcere. Non si può accusare un cittadino per un reato così grave e basarsi su indizi di colpevolezza che appaiono inconsistenti e irrilevanti. L’intercettazione telefonica è uno strumento molto delicato di indagine, ma bisogna calarlo nel giusto contesto. A questo punto – conclude il legale - valuteremo se attivare una procedura volta ad ottenere un ristoro economico per il disagio ingiustamente subito”. (r.f.)
“Abbiamo smantellato tutto l impianto accusatorio - spiega l’avvocato Alessandro Ruggeri - che aveva indotto il gip a ipotizzare il reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga. Capoccello è tornato libero e sono cadute tutti gli addebiti nei suoi confronti”.
Il legale sottolinea come “tutti gli indizi su cui si poggiava l’ordinanza di custodia cautelare siano stati assolutamente decontestualizzati rispetto alle accuse e non sufficienti a suffragare la richiesta del gip per la custodia cautelare in carcere. Non si può accusare un cittadino per un reato così grave e basarsi su indizi di colpevolezza che appaiono inconsistenti e irrilevanti. L’intercettazione telefonica è uno strumento molto delicato di indagine, ma bisogna calarlo nel giusto contesto. A questo punto – conclude il legale - valuteremo se attivare una procedura volta ad ottenere un ristoro economico per il disagio ingiustamente subito”. (r.f.)