ROSARIOFAGGIANO.IT - NEWS – 25 luglio 2019
LECCE - Comunicato stampa di Luigi Mazzei, coordinatore provinciale Puglia Popolare
"Il Piano Triennale dei Trasporti tenga conto delle proposte delle Province"
Nei giorni scorsi un documento redatto da Anav e Asstra ha rilevato una serie di criticità sulla proposta del Piano triennale dei trasporti elaborata dalla Regione Puglia, e seguita dalla conferenza dei servizi tenutasi in Bari il 30 giugno scorso.
Dalla lettura del Piano e dai dati in esso inseriti, appare verosimile l’ipotesi che tutte le osservazioni contenute nel documento trasmesso, possano generare un contenzioso con le aziende dei trasporti che danneggerebbe l’iter procedurale sin qui operato, traslando l’attuazione dello stesso piano tanto da renderne inutile la sua esecuzione.
Puglia Popolare Salento, quindi, coerentemente con quelli che riteniamo giusti principi da osservare e, nel rispetto degli orientamenti dell’Ente, suggerisce una rielaborazione del Piano con particolare riferimento alle concrete esigenze di mobilità calate in una situazione reale ed attuale, e rivolta a quelle che sono le esigenze future.
Come annotazione di metodo si richiama l’attenzione sulla necessità di garantire un coinvolgimento concreto, e non meramente formale, dei diversi soggetti coinvolti nel processo di determinazione dei servizi minimi e di attribuzione degli stessi agli Ato, nel rispetto di quanto previsto dalla legge regionale n. 18/2002, tenendo conto delle proposte elaborate dalle Province in ordine alla individuazione dei servizi minimi di ciascun Ato, che non risultano sinora valutate dalla Regione, né sembrerebbero essere state prese in considerazione nella proposta di determinazione dei servizi minimi portata in conferenza dei servizi.
Per le ragioni anzidette Puglia Popolare Salento ritiene che la stima della domanda di mobilità presa a riferimento nel documento regionale per la determinazione proposta dei servizi minimi, ed effettuata a partire dai dati Istat 2011 e Osservatorio Tpl 2016, debba essere confrontata con i dati più aggiornati e anche più articolati che la Regione, le Province e i Comuni ricevono dalle Aziende esercenti i servizi nell’ambito delle attività di monitoraggio e rendicontazione previste nei contratti, adottando gli interventi utili a mettere a sistema la rilevante mole di dati già in possesso delle Amministrazioni interessate e ad utilizzarli in modo costruttivo per una stima realistica della domanda di mobilità attuale e potenziale del 2020, anno di indizione delle gare.
Dalla lettura del Piano e dai dati in esso inseriti, appare verosimile l’ipotesi che tutte le osservazioni contenute nel documento trasmesso, possano generare un contenzioso con le aziende dei trasporti che danneggerebbe l’iter procedurale sin qui operato, traslando l’attuazione dello stesso piano tanto da renderne inutile la sua esecuzione.
Puglia Popolare Salento, quindi, coerentemente con quelli che riteniamo giusti principi da osservare e, nel rispetto degli orientamenti dell’Ente, suggerisce una rielaborazione del Piano con particolare riferimento alle concrete esigenze di mobilità calate in una situazione reale ed attuale, e rivolta a quelle che sono le esigenze future.
Come annotazione di metodo si richiama l’attenzione sulla necessità di garantire un coinvolgimento concreto, e non meramente formale, dei diversi soggetti coinvolti nel processo di determinazione dei servizi minimi e di attribuzione degli stessi agli Ato, nel rispetto di quanto previsto dalla legge regionale n. 18/2002, tenendo conto delle proposte elaborate dalle Province in ordine alla individuazione dei servizi minimi di ciascun Ato, che non risultano sinora valutate dalla Regione, né sembrerebbero essere state prese in considerazione nella proposta di determinazione dei servizi minimi portata in conferenza dei servizi.
Per le ragioni anzidette Puglia Popolare Salento ritiene che la stima della domanda di mobilità presa a riferimento nel documento regionale per la determinazione proposta dei servizi minimi, ed effettuata a partire dai dati Istat 2011 e Osservatorio Tpl 2016, debba essere confrontata con i dati più aggiornati e anche più articolati che la Regione, le Province e i Comuni ricevono dalle Aziende esercenti i servizi nell’ambito delle attività di monitoraggio e rendicontazione previste nei contratti, adottando gli interventi utili a mettere a sistema la rilevante mole di dati già in possesso delle Amministrazioni interessate e ad utilizzarli in modo costruttivo per una stima realistica della domanda di mobilità attuale e potenziale del 2020, anno di indizione delle gare.
Luigi Mazzei
Coordinatore Provinciale Puglia Popolare