LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/IX - 10 luglio 2018)
SALICE – Cambio dopo la decisione di don Carmine Canoci
Il parroco si dimette, la Chiesa Madre a monsignor Massimo Alemanno
Il 12 settembre, alle 19, celebrazione di “inizio servizio”
SALICE – Cambio della guida pastorale nella chiesa madre “Santa Maria Assunta”. Il 12 settembre prossimo, alle 19, monsignor Massimo Alemanno subentrerà al posto del dimissionario don Carmine Canoci. Lo ha reso noto ieri l’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, attraverso il sito ufficiale della Curia, nell’ambito di un comunicato riguardante l’inizio di nuovi ministeri pastorali in nove comunità.
La notizia dell’avvicendamento era stata anticipata già alla metà di giugno, ma solo ora c’è anche la data ufficiale del cambio. Inutile aggiungere che per la parrocchia, già sorpresa dalla decisione di don Carmine di lasciare “per motivi di ordine familiare”, si tratterà di un momento particolare.
Il parroco dimissionario, che continuerà la sua missione sacerdotale in qualità di cappellano delle suore Missionarie dell’Incarnazione di Salice e di collaboratore nelle chiese della vicaria, è stato arciprete di “Santa Maria Assunta” per diciassette anni, dopo aver guidato l’altra parrocchia locale di “San Giuseppe”.
Monsignor Massimo Alemanno, nato a Salice il 31 agosto 1968, fu ordinato sacerdote l’11 giugno 1994. Nella Curia ha ricoperto ruoli rilevanti, fra cui quello di Cancelliere. A Salice giunge dopo aver proficuamente guidato la parrocchia della chiesa Sant’Antonio di Mesagne. Nella sede di provenienza si è impegnato anche per la costruzione della nuova chiesa intitolata a San Giovanni Paolo II.
La Curia, nel rendere nota la data ufficiale dell’avvicendamento fra vecchi e nuovi pastori, aggiunge soltanto la raccomandazione di “sobrietà e misura” nella celebrazione di inizio del servizio.
Il provvedimento di nomina dei nuovi parroci riguarda anche “S. Maria del Carmelo” di Villa Baldassarri, dove il sacerdote Antonio Miccoli, il prossimo 4 settembre, assumerà l’incarico di parroco al posto del rinunciatario don Antonio Forte.
Rosario Faggiano