LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/VII - 31 dicembre 2019)
SALICE – L’annullamento passa con i solo voti della maggioranza. Già pronta l’impugnazione della delibera
Il Consiglio azzera la Commissione elettorale, ma i defenestrati promettono battaglia
La consigliera Sonia Cuppone: “La sottoscritta si riserva di tutelare il proprio diritto in ogni modo ed in tutte le sedi che la Legge consente”
SALICE – “Scintille” in Consiglio sulla revoca della Commissione elettorale e dei consiglieri designati all’Unione dei Comuni. Revoca finalizzata all’estromissione dei dissidenti Gianpiero Manno e Sonia Cuppone, entrambi eletti nella lista di maggioranza.
Con una serie di botta e risposta, accuse reciproche e rivelazioni di “retroscena” ante e post elezioni comunali riguardanti i rapporti fra dissidenti e resto della maggioranza, il dibattito si è concluso con l’allontanamento, al momento del voto, di Manno, Cuppone e dei consiglieri di opposizione di “Salice nel cuore” Silvia Grasso ed Enzo Marinaci (Alessandro Ruggeri assente giustificato). Alla fine le revoche sono state approvate solo dalla maggioranza, ma l’altra parte ha promesso l’impugnazione delle delibere.
Sintomatica, a tal proposito, la “memoria” consegnata da Cuppone al segretario comunale, con richiesta di allegarla alla delibera dell’azzeramento della Commissione elettorale.
Nel documento Cuppone fra l’altro afferma «di respingere al mittente la richiesta di “revoca”, in quanto il mandato di componente la Commissione elettorale non è nella disponibilità di alcuno, perché non solo Commissione “permanente”, ma anche perché l’articolo 67 della Costituzione stabilisce per l’eletto il diritto alla non soggezione ad alcun vincolo di mandato». Poi conclude: «Se il Consiglio portasse a compimento con il voto questo “obbrobrio” amministrativo e giuridico, la sottoscritta si riserva di tutelare il proprio diritto in ogni modo ed in tutte le sedi che la Legge consente».
Con una serie di botta e risposta, accuse reciproche e rivelazioni di “retroscena” ante e post elezioni comunali riguardanti i rapporti fra dissidenti e resto della maggioranza, il dibattito si è concluso con l’allontanamento, al momento del voto, di Manno, Cuppone e dei consiglieri di opposizione di “Salice nel cuore” Silvia Grasso ed Enzo Marinaci (Alessandro Ruggeri assente giustificato). Alla fine le revoche sono state approvate solo dalla maggioranza, ma l’altra parte ha promesso l’impugnazione delle delibere.
Sintomatica, a tal proposito, la “memoria” consegnata da Cuppone al segretario comunale, con richiesta di allegarla alla delibera dell’azzeramento della Commissione elettorale.
Nel documento Cuppone fra l’altro afferma «di respingere al mittente la richiesta di “revoca”, in quanto il mandato di componente la Commissione elettorale non è nella disponibilità di alcuno, perché non solo Commissione “permanente”, ma anche perché l’articolo 67 della Costituzione stabilisce per l’eletto il diritto alla non soggezione ad alcun vincolo di mandato». Poi conclude: «Se il Consiglio portasse a compimento con il voto questo “obbrobrio” amministrativo e giuridico, la sottoscritta si riserva di tutelare il proprio diritto in ogni modo ed in tutte le sedi che la Legge consente».
Rosario Faggiano
