LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/X - 5 gennaio 2017)

VEGLIE – Il sindaco Claudio Paladini e l’assessore al Bilancio Fabrizio Stefanizzi denunciano le difficoltà del Governo locale a fronte di spese derivanti da mutui pregressi

Il Comune stretto nella morsa dei debiti, "Facciamo il possibile"

Il Comune stretto nella morsa dei debiti,





VEGLIE – “L’Amministrazione paga una rata annuale di 950mila euro per vecchi debiti. Si tratta di una somma, da versare fino al 2025, che rappresenta un pesante macigno e che, di fatto, rende difficoltosa la programmazione di ulteriori investimenti sul territorio, salvo quelli realizzabili con risorse finanziarie esterne”.

Questa la situazione evidenziata dal sindaco Claudio Paladini e dall’assessore Fabrizio Stefanizzi in una nota diffusa con l’obiettivo di rendere noto l’indebitamento dell’Ente.

Un’iniziativa contestuale all’attacco dei gruppi di minoranza “Veglie dei cittadini”, “Veglie domani” e “Veglie Bene Comune” i quali, ieri, hanno accusato la maggioranza di essere “ottusa e politicamente incapace” per aver bocciato in Consiglio alcuni loro progetti culturali e di sviluppo.

“È doveroso – affermano Paladini e Stefanizzi - illustrare la situazione debitoria del Comune per spese di investimento finanziate tramite mutui con Cassa Depositi e Prestiti, Banca Intesa San Paolo (ex Opi), Credito sportivo, oltre che con prestito obbligazionario Boc con la Banca Intesa San Paolo (ex Opi). L’Amministrazione si è ritrovata, al momento del suo insediamento, con un debito complessivo di quasi 9milioni, ridotto nel 2016 di circa 550mila euro a seguito del rimborso di quote capitale. Dal 2015 abbiamo sostenuto una spesa complessiva per oneri finanziari di ammortamento prestiti e rimborso degli stessi pari a 1.934.605,17 euro. A fronte di tanto è stato contratto, nel 2016, un solo mutuo con l’Istituto per il credito sportivo di 150mila euro, con interessi a tasso zero al fine di riqualificare il campo sportivo comunale”.

Tutto ciò, stando al sindaco e all’assessore, obbligherebbe ad agire con cautela e nell’ottica della razionalizzazione delle spese.

“Le nostre priorità – spiegano - sono quelle di migliorare l’efficacia dei servizi ai cittadini, compatibilmente con le difficoltà derivanti dal gravoso debito dell’Ente, cercando di raggiungere il giusto equilibrio tra razionalizzazione della spesa e qualità delle prestazioni offerte”.
Rosario Faggiano