LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XI – 9 maggio 2015)

SALICE – La Regione impone la cancellazione dall’Albo dell’associazione di volontariato e dà fuoco alle polveri

Il Comune "chiude" Vivi Bene

Il Comune
Provvedimento già impugnato davanti al Tar. Ianne: “Tondo doveva difenderla”



SALICE – La protezione civile “Vivi bene” cancellata dal registro regionale delle organizzazioni di volontariato. E l’opposizione attacca l’Amministrazione per non averla difesa.

Gaetano Ianne, consigliere di “Itaca”, prende posizione sulla vicenda riguardante il gruppo di volontari locali, da anni impegnato nello svolgimento di attività di protezione civile e di gestione della postazione del 118 di Veglie.

“Vivi bene”, il cui nome compare nell’elenco delle associazioni di volontariato nei mesi scorsi incrociate dalle indagini della Guardia di finanza in relazione al servizio 118, è stata cancellata dall’Albo con provvedimento del Settore Servizi sociali del Comune, predisposto su richiesta della Regione Puglia.

Quest’ultima, a seguito di esposto anonimo, ha avviato la procedura di accertamento del mantenimento dei requisiti d’iscrizione al Registro chiedendo, tramite il Comune, di acquisire il bilancio consuntivo dell’anno 2013 e altra documentazione contabile integrativa.

Valutata carente la documentazione presentata da “Vivi bene”, alla fine di gennaio è stata adottata la determina di accertamento della perdita dei requisiti per il mantenimento dell’iscrizione all’Albo.

Il provvedimento del Comune e i relativi atti della Regione sono stati, quindi, impugnati innanzi al Tar di Lecce dal legale dell’associazione. Conseguentemente, sia l’Amministrazione che la Regione, si sono costituiti in giudizio.

La Giunta presieduta dal sindaco Pippi Tondo, in particolare, ha deciso di costituirsi in giudizio con delibera 52 del 24 aprile scorso. Nella stessa circostanza è stato nominato il legale del Comune. E proprio quest’atto non è condiviso da Ianne: “Trovo sorprendente – dice – che in tempi di crisi, la Giunta spenda oltre 1.500 euro per pagare l’avvocato per chiudere un’associazione utile al territorio e ai tanti cittadini che lì svolgevano servizio di 118. E’ stata la Regione, infatti, che ha imposto al Comune di cancellare la Vivi bene dall’Albo e, pertanto, era la Regione che doveva difendere quella scelta amministrativa. Il Comune, dopo aver assolto alla richiesta della Regione, non aveva nessun interesse reale a spendere denaro pubblico per difendere una scelta imposta da Bari. L’Amministrazione, se fosse stata composta da politici capaci, si sarebbe dovuta battere per difendere l’Associazione e non, invece, pagare per farla chiudere.

Ianne conclude ricordando che, mentre l’associazione veniva cancellata, alla stessa il Comune affidava il nuovo pickup.
Rosario Faggiano