LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/IX – 23 ottobre 2010)
SALICE – Sindacati decisi a far valere le loro ragioni
I dipendenti part-time pronti allo sciopero, braccia incrociate l’8 novembre
SALICE – Sciopero delle dipendenti comunali part-time. Le ventuno impiegate e agenti di polizia municipale, sostenute dalle segreterie provinciali Cisl, Cgil e Csa, hanno deciso di incrociare le braccia il prossimo 8 novembre. Dopo gli infruttuosi incontri con i rappresentanti dell’Amministrazione guidata dal sindaco Donato De Mitri, dunque, si profila la lotta sindacale ad oltranza, finché non verrà riconosciuto alle lavoratrici il diritto ad essere inquadrate a tempo pieno dopo oltre trent’anni di servizio.
“Il sindaco e la sua maggioranza – affermano Luigi Albetta (Cisl), Simone Longo (Cgil) e Giorgio Rausa (Csa) - hanno sbattuto la porta in faccia a queste dipendenti e alle loro rappresentanze sindacali che da anni portano avanti questa vertenza. Oltre a dimostrare insensibilità alle problematiche di queste lavoratrici, l’Amministrazione ha sbattuto la porta in faccia anche ai cittadini salicesi che con questa scelta saranno di fatto privati di servizi pubblici più estesi ed efficienti, atteso che quasi tutti gli uffici comunali sono retti grazie proprio al personale part-time. Vorremmo capire, una volta per tutte, come sono stati gestiti e utilizzati gli ingenti risparmi sulla spesa del personale accumulati a seguito della cessazione dal servizio di circa 10 unità negli ultimi 3 anni. Quali sono i benefici che i cittadini hanno avuto da questi risparmi? Ci piacerebbe anche capire come si riorganizzeranno i servizi nei prossimi anni quando, per legge, non si potrà più procedere ad ulteriori assunzioni. Come si risponderà alle esigenze sempre crescenti della comunità? Dietro questa chiusura, leggiamo soltanto una volontà di tenersi buono l’elettorato. L’Amministrazione – concludono - ha evidentemente utilizzato le economie per tappare buchi di inefficienza”.
“Il sindaco e la sua maggioranza – affermano Luigi Albetta (Cisl), Simone Longo (Cgil) e Giorgio Rausa (Csa) - hanno sbattuto la porta in faccia a queste dipendenti e alle loro rappresentanze sindacali che da anni portano avanti questa vertenza. Oltre a dimostrare insensibilità alle problematiche di queste lavoratrici, l’Amministrazione ha sbattuto la porta in faccia anche ai cittadini salicesi che con questa scelta saranno di fatto privati di servizi pubblici più estesi ed efficienti, atteso che quasi tutti gli uffici comunali sono retti grazie proprio al personale part-time. Vorremmo capire, una volta per tutte, come sono stati gestiti e utilizzati gli ingenti risparmi sulla spesa del personale accumulati a seguito della cessazione dal servizio di circa 10 unità negli ultimi 3 anni. Quali sono i benefici che i cittadini hanno avuto da questi risparmi? Ci piacerebbe anche capire come si riorganizzeranno i servizi nei prossimi anni quando, per legge, non si potrà più procedere ad ulteriori assunzioni. Come si risponderà alle esigenze sempre crescenti della comunità? Dietro questa chiusura, leggiamo soltanto una volontà di tenersi buono l’elettorato. L’Amministrazione – concludono - ha evidentemente utilizzato le economie per tappare buchi di inefficienza”.
Rosario Faggiano