LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/VIII - 11 gennaio 2017)

VEGLIE – Il Pd attacca frontalmente l’Amministrazione che aveva evidenziato le difficoltà in cui opera

"I debiti del Comune sono noti, il problema sono i risultati modesti"

Nella lunga lista di incompiute, anche l’evasione fiscale e l’Area mercatale






VEGLIE – “L’assessore Fabrizio Stefanizzi, dopo dodici anni di presenza in Consiglio, ha scoperto il debito del Comune”. Con un’articolata nota, diffusa attraverso la rete, il Circolo Pd di Veglie scende in campo con l’obiettivo di evidenziare i “risultati modesti “ conseguiti dall’Amministrazione.

Un attacco a tutto campo, comprendente anche la replica a Stefanizzi il quale, nei giorni scorsi, assieme al sindaco Claudio Paladini, ha reso pubblica l’esposizione debitoria del Comune. Il Pd ironicamente si chiede: “Stefanizzi prima non s’interessava di bilancio? E i circa 2milioni di residui attivi da recuperare?”. A tal proposito, ricorda che nel programma elettorale della lista Paladini c’era anche la lotta all’evasione fiscale.

Ma il Pd tocca anche altre numerose questioni. Ricorda, ad esempio, la mancata attivazione del Centro diurno per anziani e dell’Area Mercatale.

“Quest’ultima opera – scrive il Pd – è stata progettata nel 2008. Finanziata con un milione di euro di fondi europei e con 50mila euro di risorse comunali, doveva essere fruibile nel 2014. Ora ci informano che entro maggio entrerà in funzione. Si dovranno, tuttavia, impegnare altri soldi per ripristinare i locali. Perché non si è provveduto prima, visto che in campagna elettorale si gridava allo scandalo per aver lasciato l’opera alla mercé dei vandali? Diciotto mesi dall’insediamento sono francamente troppi per chi aveva propagandato la cosa come immediatamente fattibile”.

Per il Pd, inadeguata sarebbe anche la gestione dell’igiene pubblica e della raccolta dei rifiuti, mentre le periferie sarebbero nel degrado e la pubblica viabilità in dissesto.

La maggioranza, fra l’altro, non avrebbe mantenuto la promessa di attivarsi per le scuole, di mettere in cantiere iniziative per l’occupazione giovanile e di favorire la “democrazia partecipativa”.

“Di fatto – conclude il Pd – la maggioranza alle dichiarazioni non ha fatto seguire i comportamenti, altrimenti non si capisce perché bocciano qualsiasi proposta presentata dai gruppi di minoranza. Ridimensionati nel numero, inchiodati a vecchi schematismi, intimiditi dal confronto, irritati dai suggerimenti, spropositati nelle reazioni difensive, gli amministratori navigano a vista sostenuti dalla loro fragilità politica”.
Rosario Faggiano