LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XI - 27 gennaio 2018)

CAMPI – Luisa De Donatis, presidente del coordinamento istituzionale dell’Ambito e assessore, contro la Asl

"I Centri diurni di salute mentale non vanno chiusi"

A Narracci chiede la proroga dei contratti agli operatori e l’adeguamento alle norme







CAMPI SALENTINA – “La paventata interruzione dei cinque Centri diurni del Dipartimento di salute mentale della Asl di Lecce è assolutamente da scongiurare; la brutale sospensione della loro attività avrebbe, come immediata ricaduta, pregiudizio per gli utenti”.

Luisa De Donatis, presidente del Coordinamento istituzionale dell’Ambito territoriale e assessore alle Politiche sociali di Campi, prende posizione sull’ipotesi di cessazione delle attività, il 31 gennaio, delle Strutture riabilitative psichiatriche semiresidenziali.

Tutto ciò, in primo luogo, a causa della scadenza del contratto degli “operatori esperti”, in servizio nei Centri diurni, compreso quello di Campi.

De Donatis ha formalizzato il suo disappunto ieri mattina, scrivendo al direttore generale Asl, Ottavio Narracci e, per conoscenza, al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e all’assessore regionale Salvatore Ruggeri.

Nella sua lettera evidenzia, peraltro, il mancato adeguamento strutturale dei Centri, compreso quelli residenziali, e il mancato avvio di procedure per l’assunzione di infermieri, operatori socio-sanitari e assistenti sociali, previsti “per il corretto funzionamento”.

De Donatis, che scrive a nome degli amministratori dell’area, sottolinea “il ritardo e la disattenzione” con cui la Asl avrebbe affrontato la questione.

Fra l’altro scrive: “Risulta drammaticamente evidente che, con riferimento ai Centri diurni, essi abbiano potuto funzionare grazie all’indefesso impegno di 24 coraggiosi operatori i quali, da circa un ventennio, assicurano con professionalità e umanità, il funzionamento delle strutture. Ciò consente a circa 100 utenti di poter fruire di attività riabilitative e di inclusione sociale, altrimenti loro precluse. Nel fare voti affinché si voglia concedere, nelle more dell’espletamento del bando, un’ulteriore proroga dei contratti, sollecitiamo l’avvio o la prosecuzione delle procedure per la messa a norma delle strutture e l’immediato reperimento delle risorse umane necessarie. Preannunciamo – conclude – che non assisteremo passivamente ad un eventuale epilogo negativo della vicenda”.
Rosario Faggiano