LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XIV – 29 maggio 2014)
Un marchio divenuto ormai mitico
Ha inizio nel lontano 1665 la bellissima storia dell'azienda salentina
La Leone de Castris ha una storia plurisecolare. La sua origine risale al 1665 quando il duca Oronzo Arcangelo Maria Francesco, conte di Lemos, decise di vendere tutti i suoi possedimenti spagnoli e di trasferirsi nel Salento dove acquistò ben 5mila ettari di terreno, tutti negli agri di Salice, Guagnano, Veglie, Novoli e San Pancrazio.
E in breve tempo, dopo aver impiantato nuovi vitigni e ulivi, l’azienda agricola divenne un’importante realtà produttiva. L’esportazione di vino greggio cominciò nell’800, soprattutto verso gli Stati Uniti, la Germania e la Francia.
La vera svolta, però, si ebbe solo nel 1925, quando la cantina iniziò ad imbottigliare i suoi prodotti. Il secondo importante momento aziendale fu quello del 1943, con la produzione del “Five roses”, il primo rosato imbottigliato in Italia, realizzato su commissione del generale americano Charles Poletti, responsabile degli approvvigionamenti delle Forze alleate.
Nel 1954, infine, nacque anche il mitico “Salice Salentino”, un vino a base di Negroamaro, divenuto doc nel 1976. Negli anni sono poi arrivate anche tutte le altre prestigiose etichette che hanno contribuito a rendere famosa l’azienda nel mondo.
Molti dei documenti che attestano le diverse fasi della prestigiosa Casa salentina, sono attualmente conservati nel museo aziendale del vino “Piero e Salvatore Leone de Castris”.
E in breve tempo, dopo aver impiantato nuovi vitigni e ulivi, l’azienda agricola divenne un’importante realtà produttiva. L’esportazione di vino greggio cominciò nell’800, soprattutto verso gli Stati Uniti, la Germania e la Francia.
La vera svolta, però, si ebbe solo nel 1925, quando la cantina iniziò ad imbottigliare i suoi prodotti. Il secondo importante momento aziendale fu quello del 1943, con la produzione del “Five roses”, il primo rosato imbottigliato in Italia, realizzato su commissione del generale americano Charles Poletti, responsabile degli approvvigionamenti delle Forze alleate.
Nel 1954, infine, nacque anche il mitico “Salice Salentino”, un vino a base di Negroamaro, divenuto doc nel 1976. Negli anni sono poi arrivate anche tutte le altre prestigiose etichette che hanno contribuito a rendere famosa l’azienda nel mondo.
Molti dei documenti che attestano le diverse fasi della prestigiosa Casa salentina, sono attualmente conservati nel museo aziendale del vino “Piero e Salvatore Leone de Castris”.
Rosario Faggiano