LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/12 del 17 maggio 2008)
Guagnano tra cinema, vino e letteratura
GUAGNANO – “Tra cinema e vino”. E’ questo il titolo della manifestazione che avrà luogo oggi, alle 20, presso le sale di “Palazzo Mucci”. L’iniziativa, che è patrocinata dall’Amministrazione comunale, è stata coordinata dal consigliere Francois Imperiale, delegato alla Cultura. Il programma della serata comprende la proiezione del cortometraggio “L’ira tua” di Claudio D’Attis e la presentazione del volume “Gioielli Salentini” di Franco D’Armento. Interverrà il produttore cinematografico Francesco Lopez. Durante la manifestazione è prevista la degustazione di vini doc dell’Antica Masseria del Sigillo.
Il cortometraggio del giovane D’Attis, tratto dal libro “Straniero è l’erede” di Vincenzo Landolfi, è stato girato a Carosino, in provincia di Taranto, tra i vigneti e i campi di battaglia che furono teatro della seconda guerra mondiale. L’opera ha ottenuto una menzione onorifica al “Tercer Milenio Film Festival” di Guadalajara. Su di essa Raitre ha trasmesso un servizio di tre minuti durante il Tg.
D’Attis, 30 anni, di Guagnano, laureato in scienze della comunicazione, dopo essere stato impegnato per otto mesi in Messico nella realizzazione del progetto cinematografico “Le mie due madri”, successivamente ha ottenuto una borsa di studio per continuare il suo lavoro a Hollywood, presso gli “Universal Studio”.
Il libro di D’Armento, che contiene un “preambolo” di Ilio Palmariggi, rivela “squarci del quotidiano, di un quotidiano umile fatto di antichi vissuti appartenuti ad una civiltà contadina ormai in declino”.
Il cortometraggio del giovane D’Attis, tratto dal libro “Straniero è l’erede” di Vincenzo Landolfi, è stato girato a Carosino, in provincia di Taranto, tra i vigneti e i campi di battaglia che furono teatro della seconda guerra mondiale. L’opera ha ottenuto una menzione onorifica al “Tercer Milenio Film Festival” di Guadalajara. Su di essa Raitre ha trasmesso un servizio di tre minuti durante il Tg.
D’Attis, 30 anni, di Guagnano, laureato in scienze della comunicazione, dopo essere stato impegnato per otto mesi in Messico nella realizzazione del progetto cinematografico “Le mie due madri”, successivamente ha ottenuto una borsa di studio per continuare il suo lavoro a Hollywood, presso gli “Universal Studio”.
Il libro di D’Armento, che contiene un “preambolo” di Ilio Palmariggi, rivela “squarci del quotidiano, di un quotidiano umile fatto di antichi vissuti appartenuti ad una civiltà contadina ormai in declino”.
Rosario Faggiano