LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XII – 7 sett. 2012)

SALICE – Il 12 dicembre l’udienza di merito che deciderà sul ricorso per l’assenza di un assessore donna

Giunta senza “rosa”, il Tar rinvia

Soddisfatte, ma per motivi diversi, sia maggioranza che minoranza
SALICE – Mancata nomina di un assessore donna: il Tar di Lecce fissa per il 12 dicembre l’udienza di merito del ricorso presentato dall’opposizione, sorvolando sulla richiesta preliminare di sospensiva di tutti gli atti riguardanti la nomina dell’esecutivo. Il ricorso in questione, presentato dalla minoranza dopo il varo della squadra di governo del sindaco Pippi Tondo, ha l’obiettivo di ottenere la rimodulazione della Giunta con l’inserimento di una “quota rosa”. Sia la maggioranza che la minoranza considerano positivo, per ragioni diverse, il provvedimento adottato dal Tar l’altra mattina.
“Nessun trionfalismo – afferma Tondo - per la decisione del Tar di non prendere in esame la richiesta di sospensiva presentata dall’opposizione. La vicenda non mi entusiasma perché, lo sottolineo, siamo stati costretti a difenderci dinanzi ai giudici amministrativi. Avrei volentieri nominato una donna in Giunta, ma nessuna delle candidate presenti nella mia lista è risultata eletta. Pertanto, dinanzi all’urgenza di disporre di un esecutivo con personalità in grado di affrontare la difficile situazione del Comune, dopo aver registrato l’indisponibilità da parte di alcune esterne con competenze economiche e giuridiche, ho deciso di avvalermi delle professionalità esistenti fra gli eletti”.
Di tutt’altro tenore il commento dell’opposizione.
“Siamo soddisfatti – dice Mimino Leuzzi, capogruppo di “Primavera salicese” - perché l’esigenza di un approfondimento emersa in Camera di Consiglio, ci dà buoni motivi per essere ottimisti e ci lascia ben sperare che nella prossima udienza di dicembre, le nostre ragioni saranno favorevolmente apprezzate. Evidentemente il tentativo con cui il sindaco, solo dopo la notifica della nostra diffida, ha chiesto a due sole donne, di cui peraltro una già assessore nella precedente Giunta di centrodestra, a fronte delle ben 4.043 cittadine elettrici, la disponibilità a ricoprire l’incarico di assessore, ha manifestato tutta la sua fragilità e si è rivelato uno stratagemma processuale maldestro e controproducente”.
 
Rosario Faggiano