LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XI – 14 febbraio 2013)

SALICE – Fania Alemanno interviene dopo l’azzeramento

“Giunta senza donne, prevalga il buon senso”

SALICE – “Appellarsi al Consiglio di Stato significherebbe non volersi assumere le responsabilità decantate durante la campagna elettorale e vorrebbe dire anche impegnare ulteriori soldi pubblici in una battaglia che, invece, può risolversi con il buon senso”. Fania Alemanno, candidata non eletta della lista del sindaco Pippi Tondo (Pd), non condivide l’eventuale scelta della maggioranza di ricorrere al supremo organo di giustizia amministrativa contro la sentenza di primo grado che ha azzerato la Giunta senza rappresentanza femminile.

Alemanno, firmataria insieme all’opposizione del ricorso al Tar di Lecce, rimprovera a Tondo, ma anche all’assessore al contenzioso Alessandro Ruggeri (candidato alla Camera con Sel), mancanza di coerenza rispetto alle scelte operate a livello nazionale dai rispettivi partiti di appartenenza.

“Ridefinire una nuova Giunta con la presenza femminile – dice - a mio parere è la scelta più giusta e rispettosa delle esigenze politiche, non solo locali, ma nazionali. È infatti interessante sottolineare come i componenti dell'attuale maggioranza appartengano a Pd e Sel, proprio i due principali partiti che hanno ritenuto imprescindibile la presenza del 50 per cento di donne eleggibili al Parlamento”.

Secondo Alemanno, questa linea nazionale implicherebbe che, soprattutto a livello locale, vi sia impegno al rispetto della pari opportunità.

Poi aggiunge: “Prima di azzardare ulteriori interpretazioni giuridiche che, già in passato, sono costate ai cittadini il conferimento di incarichi difensivi onerosi, si faccia politica. Si eviti di mortificare ulteriormente le donne ricorrendo alla giustizia per vedere garantita la dignità attraverso la loro presenza in Giunta. Il sindaco – conclude - si rifaccia al rispetto di quei valori costituzionali sui quali ha giurato al momento del suo insediamento”.
Rosario Faggiano