LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XIV - 21 ottobre 2019)
SALICE – Venerdì scorso, nel Centro polifunzionale, Dibattito pubblico con l’esperto Luigino Sergio sul possibile “matrimonio” con il Comune di Guagnano
Fusione Salice-Guagnano, incontro tra le polemiche
Assenti il sindaco Rosato e il consigliere Manno: “Non allo studio di fattibilità, senza il coinvolgimento preliminare dei cittadini”
SALICE – Opportunità e rischi dalla fusione di Salice e Guagnano. È iniziato il dibattito pubblico sul progetto. Un incontro si è svolto venerdì scorso nel Centro polifunzionale con la partecipazione dell’esperto professore Luigino Sergio e dell’avvocato Francesco Fina (del comitato di cittadini promotore dell’iniziativa). Fra i presenti il sindaco di Guagnano Dino Sorrento e consiglieri di maggioranza ed opposizione dei due Comuni. Assente il sindaco di Salice Tonino Rosato.
In una lettera agli organizzatori, letta in apertura dei lavori, Rosato ha spiegato: «Il tema di cui si dibatte non è di poco conto, e pur non essendo contrario a prescindere, non reputo costruttivo un tavolo dove l’unico relatore è un professionista palesemente favorevole alle procedure di fusione tra Comuni».
Durante il dibattito, seguito all’introduzione di Fina e alla relazione tecnica di Sergio, sono intervenuti consiglieri, assessori e cittadini. Dal confronto è sembrato riemergere il nocciolo della questione che ha determinato il ritiro dell’argomento nell’ultimo Consiglio di Salice. Tutti gli intervenuti, infatti, non hanno manifestato contrarietà al progetto, ma differenziate opinioni sulla tempistica dell’approvazione dell’incarico per lo studio di fattibilità. C’è chi sostiene, infatti, la necessità di un approfondimento con il coinvolgimento preliminare della comunità, prima dell’incarico per lo studio di fattibilità.
Fra gli assenti, il consigliere Gianpiero Manno. E spiega il motivo: «In gioco c’è il futuro di due comunità. Un tema così importante avrebbe meritato un dibattito con la presenza di esponenti delle diverse posizioni. Commissionare uno studio di fattibilità, senza il preliminare coinvolgimento della comunità e senza aver mai valutato politicamente e culturalmente le implicazioni di tale “storica” scelta, è sembrato a molti prematuro. Per tale ragione all’ultimo Consiglio ho espresso perplessità...» (continua)
In una lettera agli organizzatori, letta in apertura dei lavori, Rosato ha spiegato: «Il tema di cui si dibatte non è di poco conto, e pur non essendo contrario a prescindere, non reputo costruttivo un tavolo dove l’unico relatore è un professionista palesemente favorevole alle procedure di fusione tra Comuni».
Durante il dibattito, seguito all’introduzione di Fina e alla relazione tecnica di Sergio, sono intervenuti consiglieri, assessori e cittadini. Dal confronto è sembrato riemergere il nocciolo della questione che ha determinato il ritiro dell’argomento nell’ultimo Consiglio di Salice. Tutti gli intervenuti, infatti, non hanno manifestato contrarietà al progetto, ma differenziate opinioni sulla tempistica dell’approvazione dell’incarico per lo studio di fattibilità. C’è chi sostiene, infatti, la necessità di un approfondimento con il coinvolgimento preliminare della comunità, prima dell’incarico per lo studio di fattibilità.
Fra gli assenti, il consigliere Gianpiero Manno. E spiega il motivo: «In gioco c’è il futuro di due comunità. Un tema così importante avrebbe meritato un dibattito con la presenza di esponenti delle diverse posizioni. Commissionare uno studio di fattibilità, senza il preliminare coinvolgimento della comunità e senza aver mai valutato politicamente e culturalmente le implicazioni di tale “storica” scelta, è sembrato a molti prematuro. Per tale ragione all’ultimo Consiglio ho espresso perplessità...» (continua)
Rosario Faggiano
Articolo integrale pubblicato da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, ediz. di Lecce