ROSARIOFAGGIANO.IT - NEWS – 6 ottobre 2019
SALICE – Continua il dibattito cittadino sul progetto.
Fusione fra Salice e Guagnano, Rosato e Leuzzi: “Niente fratture nella maggioranza, solo diversità di vedute”
E venerdì 18 ottobre, alle 18.30, nel Centro polifunzionale, incontro sul tema “Fusione dei Comuni, le opportunità e i rischi di una scelta”
SALICE – “È prematuro avviarci in un percorso di cui non conosciamo gli effetti e senza analizzare tutti gli aspetti correlati”. Il sindaco Tonino Rosato interviene per chiarire la sua posizione rispetto all’ipotesi di fusione fra i Comuni di Salice e Guagnano. Un’ipotesi per il momento messa da parte, dopo il ritiro dell’argomento, in Consiglio, per mancanza di “unanimità” o, almeno, di una maggioranza “vasta”.
“Come più volte ho ribadito – dice il primo cittadino - non sono contrario a prescindere”. Ma l’ipotesi fusione, sottolinea, dovrebbe essere affrontata “con prudenza e serietà, poiché determinerebbe in maniera irreversibile le sorti del paese. Ritengo che la scelta debba essere condivisa dalla più ampia maggioranza dell’Assise e non mi sembra che ciò sia emerso, né dalla discussione del nostro Consiglio, né da quello precedente di Guagnano, dove il punto è stato deliberato con l’astensione di quattro consiglieri, un voto contrario ed un assente”.
A proposito di un attacco sui social del gruppo di minoranza “Salice nel cuore”, secondo il quale l’argomento avrebbe provocato una frattura tra il sindaco e il vicesindaco Mimino Leuzzi, Rosato sottolinea che vi sarebbe stata solo diversità di vedute rispetto all’avvio dello studio di fattibilità. In sostanza sembra che Leuzzi era per l’approvazione dello studio di fattibilità della fusione per poi decidere sulla base delle sue risultanze; Rosato, invece, era per posticipare l’approvazione dell’argomento per operare approfondimenti (linea poi emersa in Consiglio).
Accanto al primo cittadino, scende in campo lo stesso Leuzzi che ricorda: “L’argomento è trasversale e riguarda l’intera comunità”. Poi replica all’opposizione: “Basso il profilo di chi specula sull’argomento, dimostrando di non essere riferimento politico di nessuno. La nostra è una maggioranza libera. Condividiamo gli obiettivi nella dialettica delle posizioni personali perché convinti che il dialogo sia sempre il mezzo per arricchire di contenuti l’azione politica”. Rivolgendosi ai consiglieri di minoranza, conclude: “Nella nostra famiglia, potete stare tranquilli, non vi sono beghe”.
Nel post pubblicato da “Salice nel Cuore” (Alessandro Ruggeri, Silvia Grasso ed Enzo Marinaci”), da cui Leuzzi sembra partire per la sua replica, fra l’altro viene affermato che il sindaco, durante la discussione in Consiglio dell’ipotesi fusione con Guagnano, avrebbe “di fatto delegittimato tutto il lavoro svolto dal vicesindaco Leuzzi in queste settimane” di dialogo con gli amministratori del Comune contiguo. Rosato, a parere dei consiglieri di minoranza, avrebbe “fatto intendere che il vice ha agito a sua insaputa”.
“Davanti allo sbigottimento generale – affermano Ruggeri, Grasso e Marinaci - per un consiglio che doveva evidenziare un dialogo per una futura unione ed invece ha evidenziato, addirittura, una profonda frattura interna, il vicesindaco, proprio perché ci sarebbe stato il rischio di non vedersi passare la proposta di cui lui stesso era stato parte attiva e promotore, ha giustamente ritirato la delibera”.
La replica di Leuzzi sopra riportata, però, sembra respingere anche quest’ultima “difesa d’ufficio” della minoranza.
In questi giorni, intanto, a Salice si annunciano iniziative per approfondire l’argomento. Venerdì 18 ottobre, alle 18.30, nel Centro polifunzionale, è stato programmato un incontro pubblico con dibattito sul tema “Fusione dei Comuni, le opportunità e i rischi di una scelta”. Interverrà Luigino Sergio, esperto in direzione e governo degli Enti locali. L’iniziativa è stata promossa da un Comitato di cittadini.
“Come più volte ho ribadito – dice il primo cittadino - non sono contrario a prescindere”. Ma l’ipotesi fusione, sottolinea, dovrebbe essere affrontata “con prudenza e serietà, poiché determinerebbe in maniera irreversibile le sorti del paese. Ritengo che la scelta debba essere condivisa dalla più ampia maggioranza dell’Assise e non mi sembra che ciò sia emerso, né dalla discussione del nostro Consiglio, né da quello precedente di Guagnano, dove il punto è stato deliberato con l’astensione di quattro consiglieri, un voto contrario ed un assente”.
A proposito di un attacco sui social del gruppo di minoranza “Salice nel cuore”, secondo il quale l’argomento avrebbe provocato una frattura tra il sindaco e il vicesindaco Mimino Leuzzi, Rosato sottolinea che vi sarebbe stata solo diversità di vedute rispetto all’avvio dello studio di fattibilità. In sostanza sembra che Leuzzi era per l’approvazione dello studio di fattibilità della fusione per poi decidere sulla base delle sue risultanze; Rosato, invece, era per posticipare l’approvazione dell’argomento per operare approfondimenti (linea poi emersa in Consiglio).
Accanto al primo cittadino, scende in campo lo stesso Leuzzi che ricorda: “L’argomento è trasversale e riguarda l’intera comunità”. Poi replica all’opposizione: “Basso il profilo di chi specula sull’argomento, dimostrando di non essere riferimento politico di nessuno. La nostra è una maggioranza libera. Condividiamo gli obiettivi nella dialettica delle posizioni personali perché convinti che il dialogo sia sempre il mezzo per arricchire di contenuti l’azione politica”. Rivolgendosi ai consiglieri di minoranza, conclude: “Nella nostra famiglia, potete stare tranquilli, non vi sono beghe”.
Nel post pubblicato da “Salice nel Cuore” (Alessandro Ruggeri, Silvia Grasso ed Enzo Marinaci”), da cui Leuzzi sembra partire per la sua replica, fra l’altro viene affermato che il sindaco, durante la discussione in Consiglio dell’ipotesi fusione con Guagnano, avrebbe “di fatto delegittimato tutto il lavoro svolto dal vicesindaco Leuzzi in queste settimane” di dialogo con gli amministratori del Comune contiguo. Rosato, a parere dei consiglieri di minoranza, avrebbe “fatto intendere che il vice ha agito a sua insaputa”.
“Davanti allo sbigottimento generale – affermano Ruggeri, Grasso e Marinaci - per un consiglio che doveva evidenziare un dialogo per una futura unione ed invece ha evidenziato, addirittura, una profonda frattura interna, il vicesindaco, proprio perché ci sarebbe stato il rischio di non vedersi passare la proposta di cui lui stesso era stato parte attiva e promotore, ha giustamente ritirato la delibera”.
La replica di Leuzzi sopra riportata, però, sembra respingere anche quest’ultima “difesa d’ufficio” della minoranza.
In questi giorni, intanto, a Salice si annunciano iniziative per approfondire l’argomento. Venerdì 18 ottobre, alle 18.30, nel Centro polifunzionale, è stato programmato un incontro pubblico con dibattito sul tema “Fusione dei Comuni, le opportunità e i rischi di una scelta”. Interverrà Luigino Sergio, esperto in direzione e governo degli Enti locali. L’iniziativa è stata promossa da un Comitato di cittadini.
Rosario Faggiano