LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/IX del 14 marzo 2009)
SALICE – Quattro conferme per la regolamentazione imposta dall’Ente
Fotovoltaico “selvaggio”, il Tar promuove il Comune
SALICE – Il Tar blocca definitivamente l’installazione selvaggia di piccoli impianti fotovoltaici in prossimità del centro abitato o su aree interessate da coltivazioni agricole. Con quattro innovative sentenze, scaturite da altrettanti ricorsi sottoscritti da diversi soggetti interessati a realizzare centrali con potenza inferiore a 1 megawatt, i giudici amministrativi di Lecce hanno considerato legittimo l’operato del Comune il quale, sommerso da decine di richieste, lo scorso maggio decise di regolamentare la materia. L’Amministrazione, che approvò un’apposita variante al Prg con la previsione di prescrizioni contro la costruzione “spropositata” di impianti di piccola taglia, di fatto lasciò la possibilità di costruire le centrali in questione solo su terreni seminativi o pascoli e ad una distanza dal paese di almeno di 2 km.
Questo provvedimento, dunque, impedì a numerose iniziative private di andare in porto. Da qui i diversi ricorsi, tutti rigettati dal Tar.
Quest’ultimo, fra l’altro, ha precisato: “Pur considerando che la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra attraverso la promozione, lo sviluppo e la maggior utilizzazione delle fonti di energia rinnovabile costituisce un impegno internazionale assunto dall’Italia con la sottoscrizione del protocollo di Kyoto, deve ritenersi che nessun contrasto con tali impegni e con quelli di rango comunitario può ravvivarsi laddove l’Amministrazione provveda a regolamentare e limitare, secondo criteri di logica e di corretto bilanciamento tra i vari interessi, dette possibilità di utilizzo”.
“Dopo quella relativa al sansificio della Oil Salento - commenta il sindaco Donato De Mitri – è la seconda sentenza che vede protagonista Salice a difesa degli interessi del territorio”.
Piena soddisfazione è espressa anche dall’avvocato del Comune Valeria Pellegrino: “La decisione del Tar contiene un’affermazione di principio molto importante”.
Questo provvedimento, dunque, impedì a numerose iniziative private di andare in porto. Da qui i diversi ricorsi, tutti rigettati dal Tar.
Quest’ultimo, fra l’altro, ha precisato: “Pur considerando che la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra attraverso la promozione, lo sviluppo e la maggior utilizzazione delle fonti di energia rinnovabile costituisce un impegno internazionale assunto dall’Italia con la sottoscrizione del protocollo di Kyoto, deve ritenersi che nessun contrasto con tali impegni e con quelli di rango comunitario può ravvivarsi laddove l’Amministrazione provveda a regolamentare e limitare, secondo criteri di logica e di corretto bilanciamento tra i vari interessi, dette possibilità di utilizzo”.
“Dopo quella relativa al sansificio della Oil Salento - commenta il sindaco Donato De Mitri – è la seconda sentenza che vede protagonista Salice a difesa degli interessi del territorio”.
Piena soddisfazione è espressa anche dall’avvocato del Comune Valeria Pellegrino: “La decisione del Tar contiene un’affermazione di principio molto importante”.
Rosario Faggiano