LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/6 del 29 maggio 2008)

SALICE – Conferenza dei servizi oggi a Bari sul mega impianto che dovrebbe sorgere nei pressi della masseria San Paolo

Fotovoltaico al vaglio della Regione

E Cagnazzo lancia l’allarme: “Fra eolico ed altri progetti si rischia di congestionare la zona”
SALICE – Fotovoltaico: entra nel vivo la procedura finalizzata al rilascio dell’autorizzazione unica per la costruzione di un grande impianto (fra i più grandi d’Italia) per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. L’Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Puglia ha fissato per oggi, alle 11, a Bari, presso la sede dell’Ufficio Energia, la conferenza di servizi per la valutazione del progetto presentato dalla torinese “Belpower srl”, del gruppo belga “Reibel Sa”. Si tratta di una centrale di 10,5 megawatt prevista in località Monterruga, nei pressi della masseria San Paolo, a circa sette chilometri dal centro abitato, su una superficie di 24 ettari. Alla riunione parteciperanno rappresentanti di circa trenta soggetti istituzionali, compreso il Comune di Salice. E proprio contro l’Amministrazione guidata dal sindaco Donato De Mitri è indirizzato un aspro attacco. Un attacco che arriva, per così dire, dall’interno della stessa maggioranza che sostiene l’attuale giunta di centrosinistra. Ninì Cagnazzo (Pd), ex esponente della Margherita e attuale componente della Consulta comunale per l’Ambiente, mette all’indice le scelte locali di politica energetica, accusando il primo cittadino e la sua maggioranza di operare in modo “poco trasperente”.
“Alle riunioni della Consulta – afferma Cagnazzo – i vari progetti per la costruzione sul territorio comunale di centrali eoliche e fotovoltaiche sono stati illustrati direttamente dagli amministratori. La Consulta, in pratica, non ha mai avuto la possibilità di prendere visione di nulla, né degli elaborati, né del piano delle opere, né delle valutazioni di impatto ambientale. Sul fotovoltaico della Belpower, inoltre, vi è stato un assurdo inspiegabile silenzio. Nessuno, peraltro, sapeva che la specifica conferenza di servizi era stata già fissata. Questo è un impianto che vincolerà Salice per almeno trent’anni. Mi auguro che il sindaco, o il suo delegato, durante la riunione presso l’Assessorato regionale non ometta di spiegare che il nostro territorio, in particolare quello intorno all’antica masseria San Paolo, è attualmente interessato da diversi progetti”.
Secondo Cagnazzo, insomma, se dovessero essere approvate tutte le iniziative proposte, l’area “San Paolo” sarebbe “congestionata” dalla presenza del potabilizzatore dell’Aqp, da numerose torri eoliche e dalla centrale fotovoltaica.
L’ex esponente della Margherita, dunque, comunica l’elenco completo dei progetti riguardanti il territorio di Salice (tutti in attesa dell’autorizzazione unica): parco eolico Sorgenia di 14 pale (6 a San Paolo); eolico “W-Energy”, da realizzare a San Paolo, di 9 pale; eolico “Next Wind”, da realizzare in due siti, 4 torri presso le “Rene” e altre 8 a “San Paolo-Fiuschi”; eolico “Business Energy”, località “Mazzetta Grassi”, 19 pali. E ancora: fotovoltaico Belpower da 10,5 megawatt; fotovoltaico Italgest da 8 megawatt; potabilizzatore dell’Aqp a San Paolo. A tutti questi bisognerebbe aggiungere 42 progetti di impianti fotovoltaici di piccola taglia, previsti su tutto il territorio comunale.
Cagnazzo, peraltro, ricorda che l’imponente masseria “San Paolo” è una delle più importanti del territorio. E’ nota, infatti, per la sua chiesa campestre, del XIII secolo, dove alla fine del ‘600 maturò la sua vocazione Lupo Grasso, conosciuto nel mondo francescano come Beato Paolo Grasso da Salice.
“Sappiamo – aggiunge Cagnazzo – che si vuol fare a Salice la sede del Parco del Negroamaro. Ma è veramente così? Da un lato si dice che sarebbe necessario promuovere il nostro vino doc e il territorio, ma dall’altro si agevola l’insediamento industriale di parchi eolici e fotovoltaici. A questo punto bisogna fare alcune considerazioni. La prima è di metodo. L’attuale maggioranza si sta caratterizzando per la poca trasparenza al pari della vecchia Amministrazione di centrodestra. In occasione della pubblicazione all’albo pretorio del progetto di Sorgenia, infatti, nessuna altra iniziativa aggiuntiva è stata adottata per dare pubblicità ai termini di trenta giorni fissati per la presentazione di eventuali osservazioni. La seconda di merito. Tutti gli elaborati presentati non tengono conto dell’esistenza degli altri progetti depositati. Le singole valutazioni di impatto ambientale, pertanto, potrebbero essere state redatte con gravi lacune. L’Amministrazione De Mitri deve fare una scelta: o realizzare un impianto fotovoltaico o un impianto eolico o il potabilizzatore o i piccoli impianti. Fare tutto – conclude – significherebbe la distruzione del nostro territorio”.
Rosario Faggiano