LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/VII – 15 giugno 2011)

LECCE – Due iniziative oggi in città

Edili e Leadri in strada per protesta

LECCE - Protesta dei lavoratori edili salentini. L’immediato sblocco dei fondi ministeriali per la realizzazione della strada regionale 8 e il rinnovo del contratto integrativo provinciale sono le richieste al centro di due distinte manifestazioni sindacali programmate per oggi da Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil. La prima, che si svolgerà alle 10 davanti alla prefettura, vedrà coinvolti circa duecento dipendenti della “Leadri srl”, in cassa integrazione in deroga da oltre due anni. La seconda, prevista per le 12 in via Fornari (presso la sede dell’Associazione nazionale costruttori edili), interesserà tutta la categoria.
I lavoratori Leadri, ormai esasperati dalla loro situazione di perdurante precarietà (gli ammortizzatori sociali che li riguardano scadranno il prossimo 30 giugno), chiederanno l’avvio della cantierizzazione di alcune importanti opere pubbliche. Fra queste, in primo luogo, i lavori di realizzazione della strada regionale 8 riguardante i comuni di Lecce, Lizzanello, Vernole e Melendugno.
“La rilevanza dell’opera e il significativo impatto della stessa sullo sviluppo del territorio salentino – affermano i sindacali - non giustificano più il ritardo che ostacola l’avvio dei lavori, causato esclusivamente dal mancato trasferimento dei fondi. Per questo si chiederà al prefetto un interessamento al fine di ottenere un immediato sblocco dei fondi con il relativo trasferimento degli stessi dal Governo nazionale alla Regione Puglia”.
Durante l’altra manifestazione, invece, i lavoratori dell’intero settore edile
cercheranno di sensibilizzare le controparti rispetto al problema del mancato rinnovo del Contratto integrativo provinciale di lavoro, ormai scaduto da mesi.
“Il secondo livello di contrattazione – evidenziano Uil, Cisl e Cgil - è uno strumento essenziale per tutelare i lavoratori e per garantire condizioni di qualità e sicurezza nei cantieri. Tutto ciò, al fine di non scaricare sui lavoratori tutte le contraddizioni di un mercato penalizzato dal lavoro nero, dalla deregolamentazione e dalla destrutturazione del sistema di impresa.
Il rinnovo urgente dell’integrativo provinciale ha una funzione strategica nel tessuto economico-sociale del Paese e può favorire il rilancio di tutti i settori correlati. È solo attraverso la contrattazione – concludono - che è possibile mutare le condizioni che stanno frenando lo sviluppo del settore delle costruzioni”.
Rosario Faggiano