LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/III - 18 dicembre 2016)
CELLINO SAN MARCO
Due Palme, l'enologo Angelo Maci riconfermato presidente
“Cantine Due Palme” si riaffida ad Angelo Maci nel segno della stabilità e continuità. L’enologo salentino è stato riconfermato presidente della cooperativa dal nuovo Consiglio di amministrazione, nei giorni scorsi eletto dall’Assemblea degli oltre mille soci operanti nelle zone Dop del Nord Salento, fra le province di Lecce, Brindisi e Taranto.
“Continua l’impegno – dice Maci - con un ruolo di grande responsabilità. Dopo 27 anni il testimone resta solido nel mio cuore, con l’entusiasmo mai sopito di voler raggiungere sempre nuovi obiettivi”.
La conferma di Maci giunge all’indomani dell’approvazione del bilancio di esercizio 2015-2016, chiuso con buon esito “nonostante un’annata avara e con scambi ridotti”.
“La liquidazione media delle uve è salita - spiega il direttore generale Assunta De Cillis – passando da 2,63 euro a 2,73 euro per grado babo. Questo vuol dire che nel bilancio abbiamo avuto 200mila euro in più da corrispondere ai soci».
Nel 2015 sono stati conferiti 256.268 quintali di uve, il 47 per cento in più rispetto all’anno precedente. L’utile è stato di 13.048.671 euro.
Il bilancio è stato positivo anche grazie alle politiche aziendali di rinnovamento, alle scelte produttive e commerciali e al nuovo rapporto con grande distribuzione e horeca.
“E’ stato l’anno – aggiunge De Cillis – anche delle degli spumanti. In soli otto mesi, da quando è stato messo in funzione l’impianto di spumantizzazione, sono state vendute più di 96mila bottiglie di spumante vinificato in bianco e più di 67mila nella versione rosé. Dati che fanno ipotizzare un trend in assoluta assonanza con quello nazionale che vede l’Italia tra i paesi leader nell’export di bollicine”.
“Continua l’impegno – dice Maci - con un ruolo di grande responsabilità. Dopo 27 anni il testimone resta solido nel mio cuore, con l’entusiasmo mai sopito di voler raggiungere sempre nuovi obiettivi”.
La conferma di Maci giunge all’indomani dell’approvazione del bilancio di esercizio 2015-2016, chiuso con buon esito “nonostante un’annata avara e con scambi ridotti”.
“La liquidazione media delle uve è salita - spiega il direttore generale Assunta De Cillis – passando da 2,63 euro a 2,73 euro per grado babo. Questo vuol dire che nel bilancio abbiamo avuto 200mila euro in più da corrispondere ai soci».
Nel 2015 sono stati conferiti 256.268 quintali di uve, il 47 per cento in più rispetto all’anno precedente. L’utile è stato di 13.048.671 euro.
Il bilancio è stato positivo anche grazie alle politiche aziendali di rinnovamento, alle scelte produttive e commerciali e al nuovo rapporto con grande distribuzione e horeca.
“E’ stato l’anno – aggiunge De Cillis – anche delle degli spumanti. In soli otto mesi, da quando è stato messo in funzione l’impianto di spumantizzazione, sono state vendute più di 96mila bottiglie di spumante vinificato in bianco e più di 67mila nella versione rosé. Dati che fanno ipotizzare un trend in assoluta assonanza con quello nazionale che vede l’Italia tra i paesi leader nell’export di bollicine”.
Rosario Faggiano
