LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XI - 5 novembre 2017)
VEGLIE – Convegno domani, alle 10.30, nell’Istituto comprensivo “Polo 1”
Don Tonino Bello profeta di pace sempre al passo con i giovani
“Con don Tonino sul passo dei giovani”. È il tema del convegno che si terrà domattina, alle 10.30, nella scuola secondaria di primo grado, in via Convento a Veglie.
All’incontro, promosso in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico 2017-2018 del Comprensivo Polo 1 “Peppino Impastato”, interverranno Daniela Savoia, dirigente dell’istituto, e Andrea Coppola, dottore in Scienze religiose. Quest’ultimo, in qualità di relatore, si soffermerà sulla maestosa figura di don Tonino Bello, anche come “testimone di Fede” e grande “Uomo salentino”.
Il prossimo anno, peraltro, ricorrerà il 25esimo anniversario della morte di don Tonino (20 aprile 2018).
«Quando si parla di don Tonino Bello – dice Coppola - non si può non parlare della Pace. Egli, infatti, è stato considerato da molti un “profeta di Pace”. Senza dubbio, don Tonino è stato e continua ad essere “impronta di Dio” in questo nostro tempo lacerato da violenza e difficoltà sociali ed economiche. È stato “maestro di nonviolenza”, amico dei più deboli, dei poveri e dei giovani. Egli ci invita a vivere senza mai smettere di sognare. L’impegno di don Tonino è una testimonianza di servizio tuttora viva».
All’incontro, promosso in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico 2017-2018 del Comprensivo Polo 1 “Peppino Impastato”, interverranno Daniela Savoia, dirigente dell’istituto, e Andrea Coppola, dottore in Scienze religiose. Quest’ultimo, in qualità di relatore, si soffermerà sulla maestosa figura di don Tonino Bello, anche come “testimone di Fede” e grande “Uomo salentino”.
Il prossimo anno, peraltro, ricorrerà il 25esimo anniversario della morte di don Tonino (20 aprile 2018).
«Quando si parla di don Tonino Bello – dice Coppola - non si può non parlare della Pace. Egli, infatti, è stato considerato da molti un “profeta di Pace”. Senza dubbio, don Tonino è stato e continua ad essere “impronta di Dio” in questo nostro tempo lacerato da violenza e difficoltà sociali ed economiche. È stato “maestro di nonviolenza”, amico dei più deboli, dei poveri e dei giovani. Egli ci invita a vivere senza mai smettere di sognare. L’impegno di don Tonino è una testimonianza di servizio tuttora viva».
Rosario Faggiano
