LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/VIII - 25 ottobre 2016)
VEGLIE – “Emigrata” in virtù della legge sulla “Buona scuola”, un’insegnante è riuscita a ritornare nella sede d’origine, malgrado l’iniziale diniego del Ministero
Docente trasferita: deve fare politica
“Bocciata” dal Miur, ha ottenuto ragione dal Giudice del lavoro con l’assegnazione di una cattedra a Copertino
VEGLIE - Docente trasferita in Piemonte per effetto della Legge sulla “Buona Scuola”, fa ricorso al Giudice di Lavoro di Torino e ottiene di rimanere in provincia di Lecce perché consigliere comunale. La decisione, che vede protagonista un esponente di opposizione di Veglie, sancisce il principio che riconosce il diritto di esercitare il mandato elettorale “nell'interesse pubblico della collettività”.
Il trasferimento disposto dal Miur presso la nuova sede di insegnamento, distante più di mille chilometri, le avrebbe impedito di svolgere regolarmente le funzioni di consigliere.
Gli avvocati Claudio Calasso e Bruno Capilungo, legali dell’interessata (docente di diritto presso l’Istituto secondario superiore "Bachelet" di Copertino), spiegano: “Il Tribunale adito, aderendo alla tesi della ricorrente che, invocato il diritto ad esercitare il mandato elettorale ricevuto nell'interesse della collettività, di fatto reso impossibile per effetto del disposto trasferimento, ha dichiarato il diritto della stessa a mantenere la titolarità dell'originaria destinazione attribuitale nell'anno scolastico 2015/2016 o ad essere assegnata ad altro ambito territoriale della provincia. In ossequio a tale pronunzia giurisdizionale, l'Ufficio scolastico di Lecce, che in precedenza non aveva tenuto conto dell'istanza di conciliazione proposta dalla ricorrente, ha quindi provveduto ad assegnare il consigliere comunale presso un plesso salentino, così da consentire il pieno esercizio del mandato elettorale”.
Secondo i legali, il principio affermato dal Giudice del Lavoro costituisce un importante precedente giurisprudenziale, che sarebbe il primo del genere riguardante un docente salentino.
Il trasferimento disposto dal Miur presso la nuova sede di insegnamento, distante più di mille chilometri, le avrebbe impedito di svolgere regolarmente le funzioni di consigliere.
Gli avvocati Claudio Calasso e Bruno Capilungo, legali dell’interessata (docente di diritto presso l’Istituto secondario superiore "Bachelet" di Copertino), spiegano: “Il Tribunale adito, aderendo alla tesi della ricorrente che, invocato il diritto ad esercitare il mandato elettorale ricevuto nell'interesse della collettività, di fatto reso impossibile per effetto del disposto trasferimento, ha dichiarato il diritto della stessa a mantenere la titolarità dell'originaria destinazione attribuitale nell'anno scolastico 2015/2016 o ad essere assegnata ad altro ambito territoriale della provincia. In ossequio a tale pronunzia giurisdizionale, l'Ufficio scolastico di Lecce, che in precedenza non aveva tenuto conto dell'istanza di conciliazione proposta dalla ricorrente, ha quindi provveduto ad assegnare il consigliere comunale presso un plesso salentino, così da consentire il pieno esercizio del mandato elettorale”.
Secondo i legali, il principio affermato dal Giudice del Lavoro costituisce un importante precedente giurisprudenziale, che sarebbe il primo del genere riguardante un docente salentino.
Rosario Faggiano