LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 17 nov. 2010)

SALICE – I sindacati proclamano lo sciopero per il prossimo 29 novembre. “De Mitri deve ascoltarci”

Dipendenti comunali part-time, adesso scatta l’astensione generale

SALICE – Prosegue l’agitazione sindacale delle dipendenti comunali part-time. Ggil, Cisl e Csa hanno proclamato un nuovo sciopero per il prossimo 29 novembre. A differenza dell’altro di dieci giorni fa, riservato soltanto alle 21 impiegate e vigilesse interessate, l’astensione dal lavoro questa volta sarà generale. I sindacati, infatti, hanno deciso di sostenere la lotta del personale part-time coinvolgendo nella protesta tutti i dipendenti comunali. In caso vi fosse adesione completa, dunque, lo sciopero dovrebbe riguardare, oltre che le 21 unità part-time, anche gli altri 23 lavoratori full time. Questi ultimi, eventualmente, sciopererebbero per solidarietà verso le colleghe le quali, da oltre trent’anni, aspettano di essere inquadrate a tempo pieno. La protesta ad oltranza ha l’obiettivo di costringere l’Amministrazione a sedersi intorno ad un tavolo per ricercare di risolvere la vertenza una volta per tutte.
Sulla vicenda, intanto, prende posizione il segretario cittadino dei “Moderati e popolari” Dino Capoccia: “La richiesta del tempo pieno è sacrosanta. Queste lavoratrici, è bene sottolinearlo, contribuiscono in materia determinante al funzionamento della macchina comunale. Penso che con questi scioperi sia finita l’illusione di vedersi riconosciuto lo spirito di attaccamento e abnegazione che hanno sempre profuso a servizio dei cittadini. In questi lunghi anni, tanti politici locali, o presunti tali, sulle loro aspettative hanno soltanto speculato elettoralmente. Il sindaco Donato De Mitri, con un po’ di buona volontà, per venire incontro alle esigenze di chi non chiede nulla di straordinario, avrebbe potuto risolvere la questione impegnando i risparmi derivanti dai dipendenti che negli ultimi tre anni sono andati in pensione. Ha preferito, invece, arroccarsi su posizioni di rigidità smentendo le sue promesse elettorali. Sarebbe ora – conclude – di smettere di giocare sulla pelle delle persone”.
Rosario Faggiano