LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/V - 26 febbraio 2018)
GUAGNANO – Opposizione sul piede di guerra per la candidatura avanzata dal Comune alla Regione. “Resteremo vigili”
Differenziata trattata nella zona industriale? Si alzano le barricate
L'Amministrazione ha manifestato interesse ad accogliere un centro di trasformazione
GUAGNANO – La Giunta candida la zona Pip per la realizzazione di uno dei tre impianti previsti in Puglia per il trattamento ed il recupero di vetro, plastica, carta e cartone.
Si tratta dell’adesione all’avviso della Regione per acquisire manifestazioni di interesse finalizzate alla localizzazione di tre distinti centri, uno per ognuna delle tre tipologie di rifiuti rivenienti dalla raccolta differenziata urbana (Rsu), destinati alla produzione di materie prime secondarie (Mps).
L’iniziativa, decisa lo scorso 22 gennaio, viene accolta con “preoccupazione” dal gruppo consiliare di minoranza “Vite in Comune” (François Imperiale, Mimma Leone, Giusi Ricciato e Antonio Degli Atti).
“Pur riconoscendo l’esigenza di chiudere il ciclo dei rifiuti – affermano i consiglieri – il nostro gruppo esprime non poche perplessità, che coinvolgono innanzitutto il tipo di impatto ambientale”.
Secondo l’opposizione, la decisione avrebbe anche poca attinenza con la vocazione agricola del territorio e con un modello di sviluppo locale sostenibile, legato al Negroamaro.
“Pur volendo evitare allarmismi – continuano - la lettura della documentazione agli atti, priva di informazioni tecniche, ci ha lasciato non pochi dubbi”.
L’impianto sarebbe di grosse dimensioni (circa 30mila metri quadri) e dovrebbe accogliere rifiuti dall’intera regione, con conseguente movimentazione di mezzi pesanti. A parere dell’opposizione, sarebbe sbagliata anche la scelta della zona industriale, poco distante da Guagnano e Villa Baldassarri.
“Parrebbe che l’impianto – concludono - sia destinato soprattutto alla frantumazione meccanica o di vetro, o di carta o di plastica. Al di là del fatto che un’attività del genere, con la lavorazione quotidiana di enormi quantità di rifiuti, determinerebbe polveri sottili, ciò che desta particolare preoccupazione è l’incertezza sull’eventuale utilizzo di sostanze chimiche, necessarie per portare ad uno stato neutro la materia prima secondaria, sia essa vetro, carta o plastica. Vigileremo sulla vicenda”.
Si tratta dell’adesione all’avviso della Regione per acquisire manifestazioni di interesse finalizzate alla localizzazione di tre distinti centri, uno per ognuna delle tre tipologie di rifiuti rivenienti dalla raccolta differenziata urbana (Rsu), destinati alla produzione di materie prime secondarie (Mps).
L’iniziativa, decisa lo scorso 22 gennaio, viene accolta con “preoccupazione” dal gruppo consiliare di minoranza “Vite in Comune” (François Imperiale, Mimma Leone, Giusi Ricciato e Antonio Degli Atti).
“Pur riconoscendo l’esigenza di chiudere il ciclo dei rifiuti – affermano i consiglieri – il nostro gruppo esprime non poche perplessità, che coinvolgono innanzitutto il tipo di impatto ambientale”.
Secondo l’opposizione, la decisione avrebbe anche poca attinenza con la vocazione agricola del territorio e con un modello di sviluppo locale sostenibile, legato al Negroamaro.
“Pur volendo evitare allarmismi – continuano - la lettura della documentazione agli atti, priva di informazioni tecniche, ci ha lasciato non pochi dubbi”.
L’impianto sarebbe di grosse dimensioni (circa 30mila metri quadri) e dovrebbe accogliere rifiuti dall’intera regione, con conseguente movimentazione di mezzi pesanti. A parere dell’opposizione, sarebbe sbagliata anche la scelta della zona industriale, poco distante da Guagnano e Villa Baldassarri.
“Parrebbe che l’impianto – concludono - sia destinato soprattutto alla frantumazione meccanica o di vetro, o di carta o di plastica. Al di là del fatto che un’attività del genere, con la lavorazione quotidiana di enormi quantità di rifiuti, determinerebbe polveri sottili, ciò che desta particolare preoccupazione è l’incertezza sull’eventuale utilizzo di sostanze chimiche, necessarie per portare ad uno stato neutro la materia prima secondaria, sia essa vetro, carta o plastica. Vigileremo sulla vicenda”.
Rosario Faggiano