LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/III – 13 sett. 2011)

LO SFOGO DEL SINDACO – “Basta con questa attenzione morbosa. Più rispetto per il dolore altri. E’ il momento di spegnere i riflettori

Dietrofront a Guagnano, niente lutto cittadino

Leone: “Le procedure non ce lo permettono, ma promuoveremo altre iniziative di solidarietà”
L’ATTESA DELLA FAMIGLIA – Il padre, la madre e il fratello sono rientrati dalla capitale e aspettano l’arrivo del feretro, previsto per domani o giovedì.
VILLA BALDASSARRI (GUAGNANO) – “Il clamore è troppo. L’intero paese è turbato dal rilievo nazionale che ha assunto la tragedia”. Il sindaco Fernando Leone, in questi giorni costantemente vicino ai familiari di Paola Caputo, vorrebbe che si spegnessero i riflettori sul caso, soprattutto per rispetto del dolore che ha colpito Cosima, Antonio e Diego, rispettivamente madre, padre e fratello della vittima. L’intera famiglia è rientrata da Roma ieri mattina. Leone, peraltro, non potrà portare a termine l’intento di stabilire il lutto cittadino al rientro della salma.
“L’Amministrazione – spiega – avrebbe voluto decidere in tal senso, ma per motivi tecnici abbiamo dovuto rinunciare a questa iniziativa di convinta solidarietà nei confronti della famiglia Caputo. In questa circostanza, infatti, non è prevista la possibilità di deliberare atti formali di lutto cittadino. Come Amministrazione, però, esprimeremo il nostro cordoglio attraverso la partecipazione dei rappresentanti della giunta alle esequie e attraverso l’affissione sui muri del paese di manifesti nei quali inviteremo la cittadinanza ad un momento di partecipazione e di riflessione”.
Leone è stato presso la famiglia Caputo anche ieri mattina. Ha cercato di offrire parole di conforto a Cosima, Antonio e Diego, tre persone completamente distrutte dalla nuova tragedia che si è abbattuta su di loro. Appena qualche anno fa, proprio in questo periodo, hanno perso Mirko, il figlio maggiore della famiglia, appena ventiquattrenne. Morì a seguito di un incidente assurdo: travolto da un camion mentre percorreva, ad una velocità non superiore ai venti chilometri orari, una strada dell’abitato a bordo del suo scooter. Proprio ieri, nella chiesa parrocchiale di Villa Baldassarri, si sarebbe dovuta celebrare la messa nell’anniversario della scomparsa del giovane. Invece la sfortunata famiglia Caputo si ritrova a piangere anche la perdita della figlia minore. E’ il più amaro dei destini.
“I genitori di Paola – aggiunge il sindaco – non vogliono ricevere nessuno. Non c’è rispetto per il dolore altrui. I media stanno esagerando e tutti siamo infastiditi per l’eccessiva attenzione riservata a tutto ciò. Io personalmente sono tempestato di telefonate. Sono davvero incredulo per la morbosità e la curiosità. L’intera comunità – conclude – è intensamente coinvolta nella tragedia”.
Tutti i parenti della famiglia Caputo hanno scelto di osservare un assoluto silenzio. Un silenzio che non è un semplice atteggiamento di riservatezza: è soprattutto rispetto per il dolore di una mamma, di un padre e di un fratello che piangono una giovane vita soffocata per sempre da una maledetta corda.
La frazione di Villa Baldassarri è ancora sotto shock. La salma di Paola è attesa per mercoledì o giovedì prossimo (dopo l’autopsia sul corpo prevista per oggi). C’è da aspettarsi che ai funerali parteciperà, unita e solidale, l’intera piccola comunità.
Rosario Faggiano

N.B. : Quest’articolo è stato pubblicato nell’ambito del servizio riguardante la scomparsa della ventitreenne Paola Caputo, rimasta soffocata in un garage di via Settebagni, alla periferia di Roma, dalle corde usate per un gioco erotico orientale organizzato con un'amica (ricoverata in ospedale in grave condizioni) e l’ingegnere romano Soter Mulè (42 anni). Quest’ultimo è stato arrestato per omicidio colposo.