LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/VIII del 13 ottobre 2009)

SALICE – Prima del passaggio dei bambini diretti alla mensa, dal soffitto cadono pezzi di laterizi e intonaco

Crollo dei calcinacci nel corridoio della scuola

SALICE – In piena mattinata, poco prima del passaggio dei bambini diretti alla mensa, l’intonaco cade a pezzi nel lungo corridoio che conduce al refettorio. A lanciare l’allarme è stato un bidello, intorno a mezzogiorno, quando si è accorto della notevole quantità di calcinacci sparsi sul pavimento della parte dell’edificio scolastico di via Roselli che collega le aule alla palestra e ai servizi ricreativi. Stando a testimonianze, in più punti del soffitto avrebbero ceduto anche piccole parti dei laterizi del solaio. Questi ultimi, essendo taglienti e talvolta appesantiti dall’intonaco attaccato, avrebbero potuto recare danni anche gravi alle persone. Fortunatamente il tutto è avvenuto in un momento in cui nessuno dei bambini, dei docenti e del personale ausiliario era presente nel corridoio. Immediato è stato l’intervento degli amministratori e dei tecnici comunali i quali, constatata la situazione, hanno disposto la chiusura del plesso fino a sabato prossimo, nonché lo spostamento delle classi di via Roselli nell’edificio di via Valente dove, da domani, riprenderanno le lezioni in orario pomeridiano. Con la stessa ordinanza all’ingegnere Fernando Tondo, di Salice, è stato affidato l’incarico di verificare la situazione.
“Non è il caso di creare allarmismi – rassicura l’assessore ai lavori pubblici Paolo Quaranta – il fenomeno per fortuna non ha creato danni a persone o cose. Da una prima analisi non ci sarebbero lesioni strutturali, ma solo la caduta di calcinacci probabilmente dovuti ad infiltrazioni. Lo scorso giugno, peraltro, una commissione tecnica della Regione effettuò un sopralluogo nella struttura e non rilevò alcunché di anomalo, al di fuori di alcune prescrizioni legate ai bagni della palestra”.
Il consigliere di opposizione Tonino Rosato, da parte sua, sottolinea: “Purtroppo quello che temevamo è successo, per fortuna senza conseguenze. Già lo scorso anno, allorché fu deciso il trasferimento in via Roselli delle materne, avevo interessato le autorità competenti perchè ritenevo i locali non idonei. Allora il tutto avvenne in assenza dei certificati e delle autorizzazioni necessarie. A seguito della mia segnalazione vi fu il sopralluogo degli organi interessati i quali certificarono una serie di prescrizioni. La cosa gravissima è che a tutt'oggi credo manchi il certificato di agibilità. Se fosse vero ciò si sarebbero disattesi i principi più elementari della legalità e della sicurezza. Adesso – conclude - ritengo che le responsabilità debbano emergere”.
Rosario Faggiano