Correzione di miopia ed astigmatismo, arriva nel Salento il primo laser ad eccimeri

LECCE  - Un laser ad eccimeri per combattere miopia, ipermetropia ed astigmatismo. Il reparto di oculistica del “Città di Lecce Hospital”, diretto dal professore Michele Vetrugno, si arricchisce di strumentario chirurgico di ultima generazione, in grado di correggere difetti di reflazione anche complessi ed infinitesimali. Il macchinario, al momento unico nel territorio, consentirà abluzioni precise e sicure con risultati ottimali, anche nel trattamento di particolari patologie oculistiche. Il servizio è già operativo dalla scorsa settimana. Il nuovo strumento, in sostanza, offre al medico, oltre che un supporto in fase di individuazione dei parametri di trattamento, la possibilità d’intervenire con assoluta precisione per la correzione personalizzata dei problemi di refrazione. Il software utilizzato dal sistema, peraltro, adatta “l’energia laser alla curva corneale dei singoli pazienti, compensando così le perdite di energia derivanti dalla riflessione e dalla proiezione ai margini dell’area interessata dal trattamento”.
“L’acquisizione del nuovo laser da parte del Città di Lecce Hospital – dice il professore Vetrugno, referente per la specialità oculistica per tutto il gruppo Villa Maria - rappresenta un importante contributo all’offerta sanitaria salentina, da questo momento in grado di offrire ai cittadini un servizio di eccellenza e avanguardia in un settore molto delicato dell’oculistica. Grazie al laser ad eccimeri – spiega - verranno erogate nuove prestazioni, a beneficio dei pazienti, che contribuiranno a diversificare e potenziare i servizi di assoluta eccellenza offerti dalla nostra struttura, già dotata di apparecchi e tecnologie all’avanguardia per la diagnosi precoce e la cura del glaucoma, oltre che delle patologie retiniche. Con l’arrivo di questi nuovi strumenti, il Città di Lecce Hospital si conferma un centro di primo piano nel territorio. Finalmente da oggi i cittadini non saranno più costretti ad onerose trasferte per poter ottenere un servizio di chirurgia refrattiva di alta qualità”.
L’accesso alle nuove prestazioni è possibile tramite il Servizio sanitario nazionale e le assicurazioni integrative.