LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XI– 8 febbraio 2013)
SALICE – Nel bottino anche il salvadanaio dell’Ant
“Colpo” in pasticceria, rubati in tutto 100 euro
Nel mirino lo storico esercizio dei fratelli Giuri
SALICE – Ci risiamo. Ennesimo furto ai danni di un esercizio commerciale. Questa volta nel mirino dei malviventi è finita la storica Pasticceria-bar dei fratelli Salvatore, Antonio e Vincenzo Giuri, nella centralissima via Umberto I.
Il colpo, che ha fruttato circa cento euro in monete (è stato portato via il salvadanaio dell’Ant e gli spiccioli lasciati in un cassetto), è avvenuto nella notte fra mercoledì e giovedì. I ladri si sono introdotti nel laboratorio attraverso una finestrella, larga non più di 28 centimetri, che dà nel pozzo luce.
Dopo aver tentato di forzare la porta di accesso alla scala esterna, hanno poi scelto di raggiungere il terrazzo da un garage attiguo, in via avvocato Quarta. Da lì si sono calati nel pozzo luce, fino all’altezza della finestrella. I malviventi, evidentemente di corporatura snella e agile, dopo aver divelto la grata in alluminio e sfondato l’infisso, si sono calati nel laboratorio (sprovvisto di sistema d’allarme) da un’altezza di circa 2,70 metri.
Indisturbati, hanno rovistato dappertutto, forzando pure i cassetti dell’angolo-ufficio. Dopo essersi impossessati di un involucro con circa 50 euro in monete, sono quindi passati nel bar. Qui l’amara sorpresa: la cassa, aperta con la forza, non conteneva nulla. Accanto c’era il salvadanaio dell’Ant con circa 50 euro. Ed è stato proprio questo il misero bottino della serata.
I ladri hanno infine tolto il “disturbo” senza assaggiare nemmeno uno dei prelibati dolci della pasticceria più nota del paese. Servendosi di una scalelletta che hanno trovato nel laboratorio, sono usciti dalla finestrella da dove erano entrati. (r.f.)
Il colpo, che ha fruttato circa cento euro in monete (è stato portato via il salvadanaio dell’Ant e gli spiccioli lasciati in un cassetto), è avvenuto nella notte fra mercoledì e giovedì. I ladri si sono introdotti nel laboratorio attraverso una finestrella, larga non più di 28 centimetri, che dà nel pozzo luce.
Dopo aver tentato di forzare la porta di accesso alla scala esterna, hanno poi scelto di raggiungere il terrazzo da un garage attiguo, in via avvocato Quarta. Da lì si sono calati nel pozzo luce, fino all’altezza della finestrella. I malviventi, evidentemente di corporatura snella e agile, dopo aver divelto la grata in alluminio e sfondato l’infisso, si sono calati nel laboratorio (sprovvisto di sistema d’allarme) da un’altezza di circa 2,70 metri.
Indisturbati, hanno rovistato dappertutto, forzando pure i cassetti dell’angolo-ufficio. Dopo essersi impossessati di un involucro con circa 50 euro in monete, sono quindi passati nel bar. Qui l’amara sorpresa: la cassa, aperta con la forza, non conteneva nulla. Accanto c’era il salvadanaio dell’Ant con circa 50 euro. Ed è stato proprio questo il misero bottino della serata.
I ladri hanno infine tolto il “disturbo” senza assaggiare nemmeno uno dei prelibati dolci della pasticceria più nota del paese. Servendosi di una scalelletta che hanno trovato nel laboratorio, sono usciti dalla finestrella da dove erano entrati. (r.f.)