LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 3 luglio 2011)
VEGLIE – Dino Capoccia (moderati) chiede soluzioni
Code e disservizi all’ufficio postale, scoppia la polemica
SALICE – Code interminabili dinanzi agli sportelli dell’Ufficio postale con tanti anziani costretti a sostare in piedi, e per ore, in attesa del proprio turno. Dino Capoccia, segretario cittadino del gruppo “Moderati e popolari con Antonio Buccoliero”, lancia l’allarme su una situazione, ormai non più accettabile. Secondo l’esponente politico, che annuncia di voler investire del problema anche le sfere provinciali e regionali del suo partito, sarebbe giunta l’ora d’intervenire per risolvere, dopo anni di attesa, il problema della strutturazione e dell’insufficienza degli spazi a disposizione del pubblico.
“L’Ufficio postale – dice Capoccia – è sempre sotto pressione. Giornalmente si registrano file dalla durata estenuante. Il tutto in un ambiente poco confortevole, solo sei sedie a disposizione dell’utenza, e dalle ridotte dimensioni per contenere la vasta affluenza di cittadini. Tale situazione provoca gravissimo disagio agli utenti che, è bene ricordarlo, pagano come quelli dei paesi limitrofi che invece hanno a disposizione location adeguate ai tempi e ai bisogni dei nostri tempi. A ciò si aggiunga lo stress che gli stessi impiegati sono costretti a sopportare, pressati da persone che non vedono l’ora di uscire. La Direzione provinciale delle Poste - conclude – dovrebbe avere rispetto verso i cittadini e i lavoratori, rimediando all’incresciosa situazione con l’adeguamento dei locali o il trasferimento dell’Ufficio in un complesso più rispettoso della dignità delle persone e soprattutto degli anziani”.
Le lamentele di Capoccia si aggiungono a quelle di altri residenti i quali, dopo l’interruzione del recapito postale di sabato a seguito della centralizzazione dello smistamento a Campi, evidenziano la mancata informazione agli utenti riguardante la rimodulazione del servizio su cinque giorni settimanali.
“L’Ufficio postale – dice Capoccia – è sempre sotto pressione. Giornalmente si registrano file dalla durata estenuante. Il tutto in un ambiente poco confortevole, solo sei sedie a disposizione dell’utenza, e dalle ridotte dimensioni per contenere la vasta affluenza di cittadini. Tale situazione provoca gravissimo disagio agli utenti che, è bene ricordarlo, pagano come quelli dei paesi limitrofi che invece hanno a disposizione location adeguate ai tempi e ai bisogni dei nostri tempi. A ciò si aggiunga lo stress che gli stessi impiegati sono costretti a sopportare, pressati da persone che non vedono l’ora di uscire. La Direzione provinciale delle Poste - conclude – dovrebbe avere rispetto verso i cittadini e i lavoratori, rimediando all’incresciosa situazione con l’adeguamento dei locali o il trasferimento dell’Ufficio in un complesso più rispettoso della dignità delle persone e soprattutto degli anziani”.
Le lamentele di Capoccia si aggiungono a quelle di altri residenti i quali, dopo l’interruzione del recapito postale di sabato a seguito della centralizzazione dello smistamento a Campi, evidenziano la mancata informazione agli utenti riguardante la rimodulazione del servizio su cinque giorni settimanali.
Rosario Faggiano