LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XI – 28 maggio 2016)

CARMIANO – Amministrazione sotto accusa

Centonze denuncia: "Spazi per i giovani solo a pagamento"

Centonze denuncia:






CARMIANO – “La miopia dell’Amministrazione impedisce ai ragazzi di esprimersi e di tirare fuori tutta la creatività che hanno dentro”. Il sociologo Andrea Centonze, del movimento di opposizione “LiberAzione”, solleva il problema della chiusura del “Centro Peppino Impastato”, sede del Laboratorio urbano giovanile di Carmiano e Magliano. Quest’ultimo è inattivo ormai da tempo.

A dire del sociologo, questa prolungata chiusura sarebbe ingiustificata perché la Regione, già nel 2015, ha diffuso le linee guida per la riattivazione dei Lug pugliesi. Peraltro, l’avviso a sportello “Mettici le mani”, riservato alle associazioni per la riattivare, potenziare e mettere in rete i Lug, è ormai scaduto alla fine di aprile.

“Le nostre associazioni giovanili – spiega Centonze - non hanno potuto partecipare al progetto “Mettici le mani” in quanto il Comune di Carmiano non ha ancora indetto un bando per la riassegnazione del Laboratorio. Con delibera di Giunta dello scorso 4 maggio, l’Amministrazione ha deciso che, in caso di bando per l’assegnazione della gestione del Lug, il soggetto aggiudicatario dovrà accollarsi un canone di 450 euro mensili. Ma come si può pensare di far pagare l’affitto per un luogo destinato alle organizzazioni giovanili, cooperative sociali e mondo dell’associazionismo? Si parla tanto di devianza giovanile che coinvolge sempre più i nostri ragazzi. Recenti dati “Espad” dicono che in Italia anche l’eroina sta tornando pericolosamente di moda fra i giovani. Ma se ai ragazzi non viene data la possibilità di esprimersi, come possono dimostrare il loro valore?”.

Il sociologo evidenzia che in altri Comuni limitrofi, come ad esempio Veglie, gli immobili sono stati affidati gratuitamente. Ciò ha consentito alle strutture di ripartite con ottimi risultati.

“Ai giovani di Carmiano – conclude - è stato negato il diritto di credere in un progetto che sta dando tante soddisfazioni altrove e che si sta rivelando una valida alternativa al degrado culturale di cui spesso il Mezzogiorno è vittima”.
Rosario Faggiano