LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 30 aprile 2015)

SALICE – Si apre uno spiraglio

Caserma, proprietario pronto a vendere lo stabile al Comune

Caserma, proprietario pronto a vendere lo stabile al Comune



SALICE – Rischio chiusura dello storico presidio dell’Arma all’attenzione del Consiglio comunale. Questa mattina il sindaco Pippi Tondo in apertura di seduta, convocata per l’approvazione del Conto consuntivo, comunicherà la situazione che si è venuta a creare a causa dello sfratto promosso dal proprietario dell’immobile il quale, da tempo, lamenta il mancato riconoscimento, da parte della prefettura, dell’adeguamento contrattuale dell’affitto (circa duemila euro).

Tondo e l’intero Consiglio hanno già fatto sapere, anche attraverso uno striscione esposto in piazza, che si opporranno fermamente a quella che viene considerata una perdita inaccettabile per la comunità. Da sempre i carabinieri hanno rappresentato per i salicesi un punto di riferimento essenziale per l’ordine pubblico, la sicurezza, la prevenzione e la lotta contro la criminalità.

Il primo cittadino ufficializzerà, fra l’altro, la decisione presa dai capigruppo di convocare, per venerdì della prossima settimana, un Consiglio monotematico allargato ad esponenti politici provinciali, regionali e nazionali.

Il proprietario dell’immobile, intanto, attraverso il suo legale, Vincenzo Acquaviva, fa sapere di essere disponibile a valutare la possibilità di alienare l’immobile al Comune.

“E’ una proposta ancora da approfondire – spiega l’avvocato – che attesta la nostra volontà di collaborare per non perdere il presidio dell’Arma. E’ davvero difficile per il mio cliente mantenere l’attuale canone d’affitto che, ricordo, è il più basso del Salento. Nell’eventualità, previa valutazione dello stabile da parte degli esperti, ci sarebbe la disponibilità a decurtare una parte del valore dell’immobile. Considerato che l’Amministrazione ha in animo di ristrutturare Villa Alemanno per destinarla a caserma, con il rischio di vederla soppressa prima dell’ultimazione dei lavori, le risorse finanziarie a ciò finalizzate potrebbero abbondantemente coprire i costi dell’acquisto dello stabile. Il Comune, inoltre, una volta divenuto proprietario, incasserebbe l’affitto dalla prefettura”.
Rosario Faggiano





Nella foto: l’avvocato Vincenzo Acquaviva