LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XII – 13 settembre 2014)
SALICE SALENTINO – Dopo gli incontri sembra sia stata trovata la quadra per evitare il trasferimento dell’Arma. Ma restano da definire i dettagli tecnici
Carabinieri sfrattati? Pagherà il Comune
Subito i 2000 euro, poi si autotasseranno gli assessori
Intanto i cittadini hanno dato vita a un comitato di difesa del presidio
SALICE – Soluzione in vista per salvare il presidio dei carabinieri di via Marcinelle. La somma occorrente per evitare lo sfratto, circa 2mila euro, sarà versata dall’Amministrazione. La schiarita ieri sera, dopo che Vincenzo Acquaviva, legale del proprietario dello stabile, ha comunicato al sindaco Pippi Tondo la disponibilità a valutare favorevolmente l’ultima proposta dell’Amministrazione.
I dettagli “tecnici” sono ancora in fase di definizione, ma in sintesi l’accordo consisterebbe in un contributo una tantum, per il primo anno, da parte del Comune; successivamente sarebbero gli amministratori a garantire, di tasca propria, il versamento annuale dei 2mila euro.
Quest’ultima è la somma richiesta dal proprietario, quale adeguamento contrattuale, che la prefettura non potrebbe riconoscere a causa della spending review.
“Da mesi – dice Tondo – la questione è alla nostra attenzione. Abbiamo fatto riunioni in prefettura, informato i capigruppo, incontrato i rappresentanti dell’Arma e ricercato alternative. Alla fine, visto l’imminenza dello sfratto (fine settembre, ndr), abbiamo fatto la proposta che garantirà il presidio, almeno per la durata dell’attuale Giunta. Non potevamo, per una somma irrisoria, rischiare di perdere la caserma”.
Sulla questione, peraltro, l’altra mattina Tondo ha incontrato il prefetto Giuliana Perrotta. Dall’incontro sarebbe emersa anche l’ipotesi di “spalmare” i 2mila euro nell’ambito delle spese riguardanti tutte le caserme salentine (il canone per quella di Salice, circa 12mila euro, è il più basso).
Per salvaguardare la caserma, intanto, ieri sera si è costituito un comitato formato da cittadini e da organizzazioni di categoria e associazioni (Protezione civile, Confartigianato, Confcommercio e Inter Club).
"Il comitato – spiega l’avvocato Francesco Fina - nasce per impedire la chiusura della caserma e per difendere un importante presidio di legalità in un territorio che l'anno scorso è stato segnato da numerosi episodi di microcriminalità. Faremo il possibile per tutelare gli interessi del paese".
Rosario Faggiano