LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XIII – 12 aprile 2015)
SALICE SALENTINO – La storica caserma ancora una volta a rischio chiusura. La spending rewiew impedisce alla prefettura di pagare l’aumento
Carabinieri, pronto un nuovo sfratto
Il Ministero fa sapere che il Comune non può integrare il canone d’affitto e il proprietario corre ai ripari
Il sindaco Pippi Tondo ha già proposto in alternativa Villa alemanno, trovando possibilisti i diretti interessati
SALICE – Carabinieri di nuovo sotto sfratto. Lo storico presidio dell’Arma ancora una volta a rischio chiusura a causa del mancato pagamento dell’adeguamento del canone d’affitto, promesso lo scorso settembre ma poi sfumato per ragioni “tecniche”.
A pagare la differenza contrattualmente spettante al proprietario, circa duemila euro annuali dovuti dalla prefettura ma non erogabili a causa dei vincoli della spending review, s’erano impegnati direttamente il sindaco Pippi Tondo e gli assessori.
Le buone intenzioni degli amministratori, che avevano messo a disposizione anche parte della loro indennità di carica, hanno cozzato contro il divieto imposto dal Ministero competente il quale, con una nota, ha informato il prefetto che la soluzione “bonaria” individuata dal Comune non è praticabile.
Al proprietario, dunque, non rimane che accontentarsi del canone annuale finora percepito (circa 12mila euro lordi), oppure riprendere la via dello sfratto. La strada scelta, a quanto sembra, è la seconda.
Vincenzo Acquaviva, legale del proprietario dell’immobile, spiega: “Nonostante la nostra ampia disponibilità e pur avendo titolo ad eseguire lo sfratto già da settembre scorso, abbiamo appreso con rammarico, peraltro senza una comunicazione formale in tal senso, che il contributo ad integrazione del canone di locazione, che si ricorda è il più basso del Salento, non verrà versato. Ciò, nonostante gli amministratori a suo tempo abbiano dichiarato che avrebbero provveduto in proprio, con evidente ritorno di immagine. Oggi, quindi, appare come non più procrastinabile lo sfratto. In questi giorni provvederemo alla notifica dell’atto di precetto, pur condividendo il dispiacere di tutta la comunità che verrebbe privata del presidio delle Forze dell’Ordine così necessario in una realtà segnata da continui episodi delinquenziali”.
A questo punto non sembra ci siano molte vie d’uscita. Data per scontata l’impossibilità che gli amministratori possano intervenire direttamente, per così dire “fuori sacco”, per pagare l’integrazione del canone, non rimane che ricercare un’altra soluzione.
Tondo, nei giorni scorsi, durante un incontro con il maggiore Nicola Fasciano, comandante della Compagnia di Campi, e il maresciallo Giuseppe La Rocca, comandante della caserma di Salice, è ritornato ad offrire l’immobile comunale “Villa Alemanno”.
L’Amministrazione si è impegnata ad adeguare la struttura alle esigenze dei militari. I rappresentanti dell’Arma, a quanto è dato sapere, questa volta si sarebbero dimostrati disponibili a valutare la soluzione offerta.
Rosario Faggiano