LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/IX – 20 agosto 2016)
SALICE – Determina del Settore Tributi del Comune
Avvisi Tari annullati: "Riscontrate anomalie nei dati catastali"
Intervento “critico” dell’ex assessore Pd Francesco Fina
SALICE – Avvisi di pagamento Tari annullati per difformità fra le superfici catastali e la banca dati del Comune. Lo ha deciso il Settore Tributi con un’apposita determina con la quale ha stabilito, in sostanza, di inviare ai contribuenti nuovi avvisi, in sostituzione di quelli recapitati nei giorni scorsi. Le nuove cartelle dovrebbero giungere alle famiglie a breve, con la previsione della prima rata da pagare entro il 31 agosto, ovvero la stessa scadenza prevista nell’avviso annullato. Scadenza che, a causa dell’accaduto, non dovrebbe essere più considerata perentoria.
Dal Comune fanno sapere che, in caso di pagamento della Tari già avvenuto sulla base degli avvisi ora annullati, gli importi pagati in più saranno rimborsati; in caso di somme versate in meno, invece, sarà conteggiato il conguaglio a carico del contribuente, senza aggravi per quest’ultimo. Il tutto dovrebbe essere precisato sulle nuove cartelle in arrivo.
La notizia dell’annullamento è stata data anche attraverso un manifesto a firma del responsabile del Settore Antonio Perrone.
La vicenda, stando all’ex assessore Pd Francesco Fina (in posizione di “critica costruttiva” rispetto alla maggioranza di centrosinistra), avrebbe degli aspetti “discutibili”.
“Alla fine del 2015 – spiega Fina - il catasto ha comunicato all’Ente le superfici, in metri quadri, degli immobili presenti sul territorio. Con determina dello scorso luglio, il Comune ha poi approvato il ruolo Tari 2016. Come ho già avuto modo di segnalare, la procedura era illegittima a causa della mancata comunicazione ai cittadini dei nuovi dati catastali e mi fa piacere che finalmente abbiano corretto gli errori. Bisognava leggere il Regolamento per evitare l’inconveniente che rischia di inficiare l’intero procedimento. Revocare la precedente determina e riapprovare il ruolo della Tari, infatti, potrebbe non essere sufficiente a validare ex post la procedura che, vista l’entità del dato contabile da iscrivere a bilancio, sarebbe più saggio rifare ex novo, comunicando preventivamente ai cittadini i dati catastali prima dell’invio delle nuove cartelle. Del resto, per una Giunta che aveva promesso ai cittadini un bilancio partecipato, non mi sembra di chiedere troppo”.
Dal Comune fanno sapere che, in caso di pagamento della Tari già avvenuto sulla base degli avvisi ora annullati, gli importi pagati in più saranno rimborsati; in caso di somme versate in meno, invece, sarà conteggiato il conguaglio a carico del contribuente, senza aggravi per quest’ultimo. Il tutto dovrebbe essere precisato sulle nuove cartelle in arrivo.
La notizia dell’annullamento è stata data anche attraverso un manifesto a firma del responsabile del Settore Antonio Perrone.
La vicenda, stando all’ex assessore Pd Francesco Fina (in posizione di “critica costruttiva” rispetto alla maggioranza di centrosinistra), avrebbe degli aspetti “discutibili”.
“Alla fine del 2015 – spiega Fina - il catasto ha comunicato all’Ente le superfici, in metri quadri, degli immobili presenti sul territorio. Con determina dello scorso luglio, il Comune ha poi approvato il ruolo Tari 2016. Come ho già avuto modo di segnalare, la procedura era illegittima a causa della mancata comunicazione ai cittadini dei nuovi dati catastali e mi fa piacere che finalmente abbiano corretto gli errori. Bisognava leggere il Regolamento per evitare l’inconveniente che rischia di inficiare l’intero procedimento. Revocare la precedente determina e riapprovare il ruolo della Tari, infatti, potrebbe non essere sufficiente a validare ex post la procedura che, vista l’entità del dato contabile da iscrivere a bilancio, sarebbe più saggio rifare ex novo, comunicando preventivamente ai cittadini i dati catastali prima dell’invio delle nuove cartelle. Del resto, per una Giunta che aveva promesso ai cittadini un bilancio partecipato, non mi sembra di chiedere troppo”.
Rosario Faggiano