LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/II - 19 ottobre 2017)

SALICE – Incendiato il portone d’ingresso dello studio legale di Oronzo D’Agostino, commissario Udc

Attacco all'avvocato-politico

Attacco all'avvocato-politico
“Č un grave atto intimidatorio. Ho sempre lavorato con coscienza”






SALICE - Attentato incendiario contro lo studio dell’avvocato Oronzo D’Agostino. Ignoti, intorno alle 3,30 di ieri, hanno dato fuoco al portone d’ingresso dello stabile, in via D’Annunzio 3.

Secondo una prima ricostruzione, i malviventi, hanno compiuto il gesto utilizzando benzina. Le fiamme sono state spente grazie al tempestivo intervento dei Vigili del fuoco del Distaccamento di Veglie, intervenuti sul posto assieme ai carabinieri della compagnia di Campi e della locale caserma.

I militari, durante i rilievi, hanno rinvenuto una bottiglia in plastica, impregnata di liquido infiammabile. Circoscritti all’esterno i danni (porta d’ingresso e muro adiacente anneriti).

L’episodio ha generato non poco sconcerto in paese e molti (compreso i rappresentanti dell’Amministrazione comunale e dell’opposizione), durante tutta la giornata di ieri, hanno espresso solidarietà all’avvocato.

In paese D’Agostino è conosciuto non solo per la sua attività professionale, ma anche per il suo impegno politico. Attuale commissario locale dell’Udc, in passato è stato consigliere di opposizione (dal 1997 al 2002) e vicesindaco nell’Amministrazione Gravili (dal 2002 al 2003).

Sconosciuto, al momento, sembra essere il movente dell’attentato. Lo stesso professionista, ascoltato dai carabinieri di Salice, non sembra darsi una spiegazione per l’accaduto.

“I fatti che mi hanno visto colpito da un grave atto intimidatorio – dice D’Agostino - mi rammaricano notevolmente. Ho sempre lavorato con coscienza e abnegazione, per circa 25 anni, sempre nello stesso studio. Ho svolto la mia attività con correttezza; in primis verso i clienti e poi verso le controparti. Evidentemente tutto questo oggi non basta. Non posso assolutamente dire chi o per quale motivo qualcuno abbia voluto consumare un reato così deplorevole. I carabinieri indagano a tutto campo. A tal proposito vorrei ringraziare in modo particolare il comandante della stazione di Salice, maresciallo Giuseppe La Rocca, il quale, nella notte di tale evento, ha dimostrato non solo esperienza investigativa, ma anche vicinanza personale e sostegno umano, nella migliore tradizione dell’Arma”.
Rosario Faggiano